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sabato 23 giugno 2012

Matematica in musica

... e in lingua inglese.

Appena segnalato da

Maestro Roberto

Un sito web che propone un'intera sezione dedicata alla matematica (e scienze) in musica ... in inglese!

Contenuti interessanti per la Prima Media che arriverà a Settembre e, per gli altri, un gioco estivo per rafforzare l’inglese matematicamente!

Sono disponibili diversi video contenenti brani musicali in lingua inglese su frazioni, moltiplicazioni, numeri pari e numeri dispari, geometria, decine, valore posizionale delle cifre, addizioni.

Mr. R's World of Math and Science

Questa, la Canzone della geometria con il testo (potete aprire il video su YouTube. Sul sito cliccando sul brano che interessa oltre al video potrete visualizzare e stampare il testo della canzone.)

 
Si può ripassare anche il Teorema di Pitagora con la Canzone dell'ipotenusa
Buon divertimento!

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lunedì 6 febbraio 2012

Ripassate Francese e Inglese!

Ragazzi, tutti!

Troppi giorni di vacanza. Rischiate di dimenticare matematica e ... lingue straniere! Allora, proposta:

risolvete questo problemino nelle lingue straniere studiate! Avete a disposizione le due versioni: in lingua francese e in lingua inglese.

Date la risposta nella lingua che preferite. Sì, sì, dovete rispondere in lingua! (Non preoccupatevi per la prof che non sa l’inglese. In qualche maniera se la cava, eh eh...)

Al massimo volume

image1. Nous avons à disposition un rouleau de 3,50 m. de filet en plastique, de hauteur 70 cm, avec lequel nous voulons construire un récipient sans couvercle pour le ramassage des feuilles du jardin.
On n’a pas encore décidé si on va faire un récipient à base ronde ou pas. Nous voulons obtenir le volume maximal avec le moindre gaspillage de matériau.
Voulez-vous nous aider à résoudre ce problème?

2. As a roll of plastic mesh 3.50 m. long and 70 cm high is available, we would like to build a composter without lid to fill with dead leaves.
We have not decided what shape the base will be like, maybe round. We want to maximize the volume employing the least plastic material.
Would you please help us solve this problem?

Questo esercizio vale ... un sacco di punti! Sorriso

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martedì 6 luglio 2010

“Amicizia quadratica”

Relax estivo...

“... «Astir ha 16 anni». E aggiunse, con una punta di sospettoimage nella voce: «Non vedo però quale relazione ci sia tra la sua età e i cammelli che intendo donare al mio futuro suocero».

«Volevo solo dare un piccolo suggerimento»; rispose Beremiz. «Se tu eliminassi dalla mandria l’animale difettoso, il totale sarebbe di 256, che è il quadrato di 16; cioè 16 volte 16. Il dono offerto al padre della deliziosa Astir avrebbe allora una certa perfezione matematica, essendo il numero dei cammelli uguale al quadrato dell’età dell’amata. Il numero 256 è esattamente una potenza del 2 — nell'antichità vi si annetteva un valore simbolico — mentre 257 è un numero primo. Queste relazioni tra quadrati sono di buon augurio per gli innamorati. C’è in proposito un’interessante leggenda. La vorresti sentire? »

« Con molto piacere» rispose il Visir. «Mi piace sempre ascoltare una bella storia, soprattutto se raccontata bene»

  Lusingato, L’Uomo Che Contava si inchinò graziosamente e cominciò: « Si narra che re Salomone, dando prova di sapienza e cortesia, donò alla sua fidanzata, la bellissima Belkis, regina di Saba, uno scrigno con 529 perle. Come mai 529? Perché 529 è il quadrato di 23 — cioè 23 volte 23 fa 529 — e la Regina aveva 23 anni. Ma nel caso della giovane Astir, 256 ha un vantaggio rispetto a 529 ».

Tutti guardarono sorpresi l'Uomo Che Contava, il quale continuò tranquillamente: « Le cifre del numero 256 sommate insieme fanno 13. Il quadrato di 13 è 169. La somma delle cifre di 169 è 16. Insomma 13 e 16 hanno tra loro una strana relazione, che potremmo chiamare un’amicizia quadratica.

image Se i numeri fossero capaci di parlare, potremmo cogliere il seguente dialogo. Sedici dice a tredici: “Voglio offrirti un omaggio, in nome della nostra amicizia. Il mio quadrato è 256, e la somma delle sue cifre è 13”. E Tredici risponderebbe: “Grazie per la tua gentilezza, caro amico. Desidero ripagarti della stessa moneta. Il mio quadrato è 169, e la somma delle sue cifre è 16”.

Ritengo di avere così ampiamente giustificata la preferenza che dobbiamo concedere al numero 256, che è ben più interessante del 257».

Da L’uomo che sapeva contare

Malba Tahan

(già presentato su questo blog: ragazzi, andate a leggere l’altro racconto. Se poi vi fate regalare il libro, ancora meglio!)

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martedì 15 giugno 2010

Un’altra esplosione di fantasia...!

Ragazzi,

della ex-prima!

Non siete ancora via per mari e per monti, vero?? Ancora solo  per... la nostra pineta, no?

Allora spero possiate gustarvi ...

Dopo il video sui lavori geo-Cabri della 1D (per chi volesse rivederlo ricordo il link, sul blog della prof Maria Carla: 1D - Nove mesi con Cabri),

è la volta del viaggio della 2D nel magico mondo della geometria, fatto di immagini, pensieri, fantasia, emozioni ....

E che emozioni. Guardate!

Non è fantastico?

Grazie, ragazzi di 2D (e anche di 1D) e prof Maria Carla!

Ehi, ragazzi futura 2A (!), ricordate che noi.... “ci proviamo con Geogebra”, eh??? ;-)

Cabri Géomètre, bel software di geometria dinamica, lo utilizzavo qualche anno fa con altre classi. Siamo passati a Geogebra, altrettanto buono. Lo possiamo scaricare tutti!

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giovedì 27 maggio 2010

Frazioni e musica

Ragazzi,

nel raccomandarvi i link di cui abbiamo detto, sulla barra a destra “in evidenza” per voi,

vi propongo ora un “per saperne di più”. Leggete e sperimentate!

- Certe volte, le frazioni ci sono, si usano, si “sentono”, e però non ce ne accorgiamo.

Le frazioni sono nella musica. image“do, re, mi, fa, sol, la, si” sono le note musicali; dove sono le frazioni? 

Pensate alla chitarra, al violino, al mandolino, .... Per produrre un suono con uno di questi strumenti si pizzica una corda: si vede allora la corda vibrare e, contemporaneamente, si ode un suono.

Il suono è vibrazione

Anche senza avere uno strumento musicale, ve ne potete rendere conto con un semplice esperimento: prendete un pezzo di spago sottile ma resistente, o meglio un filo di nylon, lungo circa 90 centimetri.

Fissatene una estremità, per esempio, alla maniglia di una porta, e, tenendo lo spago ben teso con la mano sinistra, pizzicatelo con la destra: sentirete un suono grave.

Adesso, tirate di più lo spago, e pizzicate ancora: il suono è più acuto del precedente.
Poi, partendo dalle condizioni della prima esperienza, riducete la lunghezza dello spago a 1/3,  fate cioè in modo che sia lungo circa 30 centimetri. Ripetete l’esperimento: udirete un suono più acuto di quello che si aveva con lo spago lungo.

Con questi esperimenti ci si rende conto che ci sono due modi per ottenere un suono più acuto: tendere lo spago di più o scorciarlo. 

Perché il suono risulta più acuto? Che cosa accade in questi due casi? Accade che aumenta il numero delle vibrazioni al secondo, e l’altezza del suono — essere grave o acuto — dipende dal numero delle vibrazioni.
Più questo numero è grande e più il suono è acuto.

Arriviamo adesso alla matematica attraverso esperimenti più precisi.
Prendiamo tante corde dello stesso materiale e ugualmente tese. Se sono della stessa lunghezza, quando le pizzico, per esempio nel punto di mezzo, odo lo stesso suono; ma se una corda è più corta, il suono risulta più acuto. 

Partiamo da una corda AB

image

se la riduco esattamente a metà ho la corda CD

image

e accade che il numero delle vibrazioni diventa esattamente il doppio (si può misurare con degli apparecchi speciali). Bene, il suono che si ode è più acuto di quello dato da AB, ma dà la stessa sensazione sonora: è un suono “uguale”.
Se poi si divide CD a metà, il suono prodotto da questa corda è ancora più acuto, ma, anche questa volta, del tutto simile ai precedenti.
Insomma, se si prendono lunghezze della corda uguali a:

1/2, 1/4, 1/8, 1/16, ...

il suono sarà sempre simile, ma via via più acuto: si ottiene sempre la stessa nota.

Ora invece, scorciamo la corda ma senza dividerla proprio a metà; facciamone per esempio i 2/3

image

otterremo la corda EF

image

Ripetiamo l’esperimento: si produrrà un suono che dà una sensazione diversa da quella di prima.
Se poi dividiamo a metà la corda EF, e poi ancora a metà, e così via, si otterrà una serie di suoni simili fra loro, più o meno acuti: è un’altra nota.
”Scorciare la corda in modi diversi” — si è detto. E chiaro che potrei scorciarla a piacere, e avere così infinite note. Ma l’orecchio umano non distinguerebbe tutti questi suoni. 

Si è trovato che basta scorciare la corda in 7 modi diversi per avere sensazioni sonore diverse. Alle 7 lunghezze della corda corrispondono 7 diversi numeri di vibrazione della corda, e, dunque, 7 suoni diversi: le 7 note musicali. Si va di 7 in 7, di ottava in ottava.

Suonando la lira, nel 500 a.C., imagePitagora aveva scoperto questo, anzi... molto più di questo: aveva scoperto la scala naturale.  La scala naturale è composta di 7 suoni diversi, cioè di 7 note che furono poi chiamate do, re, mi, fa, sol, la, si. Queste note corrispondono a determinate lunghezze della corda. Ecco come si ottiene il re: se il do di un’ottava, cioè di una certa altezza, si ottiene da una corda lunga “1”, il re si ottiene da una corda lunga gli 8/9 della corda che dà il do

image

 image

Ciò significa che il numero delle vibrazioni della corda che da il re è i 9/8 del numero delle vibrazioni del do (ricordatevi: se scorcio la corda, il numero delle vibrazioni aumenta, e precisamente se la corda diventa la metà, il numero delle vibrazioni raddoppia; se diventa un terzo, il numero delle vibrazioni triplica; se diventa gli 8/9, il numero delle vibrazioni diventai i 9/8)

Per ottenere il mi, partendo sempre dalla corda “1” corrispondente al do, bisogna prenderne i 4/5

image

image

Il mi corrisponde dunque a un numero di vibrazioni uguali ai 5/4 delle vibrazioni del do.

Ecco le sette note con indicato, in corrispondenza, il numero delle vibrazioni: 

note

do

re

mi

fa

sol

la

si

n° vibraz.

1

9/8

5/4

4/3

3/2

5/3

15/8

Le frazioni vanno via via aumentando (mentre le lunghezze delle corde diminuiscono e diventano 8/9, 4/5, 3/4, ...) e questo vuol dire che i suoni diventano via via più alti. 

Abbiamo confrontato tutte le note con il do e, per semplicità, abbiamo fissato uguale a 1 il numero delle vibrazioni del do. Ma, per convenzione, tutte le note si riportano al la, al suono cioè che si ottiene pizzicando una corda di lunghezza tale da compiere 440 vibrazioni al secondo.

Allora, il numero delle vibrazioni delle altre note sarà (tenete presente il quadro delle note e del numero di vibrazioni che abbiamo scritto prima):

do = 3/5 * 440 = 264

re = 9/8 do = 9/8 * 264 = 297

mi = 5/4 do = 5/4 * 264 = 330

fa = 4/3 do = 4/3 * 264 = 352

sol = 3/2 do = 3/2 * 264 = 396

la = 440

si = 15/8 do = 15/8 * 264 = 495

Molti secoli sono passati dal tempo di Pitagora che è stato il primo a capire la relazione musica-numero.image Variazioni e perfezionamenti sono stati apportati alla scala naturale, ma lo stretto rapporto fra musica e numero rimane sempre.  Quando suonate la chitarra, assieme al suono, voi, senza accorgervene, fate della matematica!

Da La Matematica – Numeri,

Emma Castelnuovo

Per il lettori più amanti della storia, QUI un contributo: uno scritto tratto da “Vita di Pitagora” di Bernardino Baldi ... – 1887.

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mercoledì 23 dicembre 2009

Naum Gabo

Ragazzi,

vi ho promesso qualche attività divertente per le vacanze? ….:-)

Naum Gabo è il nome di un artista. Nacque in Russia nel 1890, ma si trasferì poi negli Stati Uniti e visse lì fino alla morte, nel 1977.

Gabo creava sculture tirando dei fili attraverso dei fori in diverse cornici, ottenendo in questo modo splendide curve e disegni. Ma il suo era anche un modo di creare un ordine.

 

 

 

 

 

 

 

                                                 Naum Gabo  Linear Construction No. 2 1970-71

E’ facile creare degli schemi simili ai suoi su un foglio, tracciando due linee rette su cui si segna e si numera ogni centimetro.

Possiamo cominciare disegnando due linee o segmenti paralleli. Su entrambi i segmenti segniamo ogni centimetro, arrivando fino a 10. Poi colleghiamo tra loro i numeri che, sommati, danno 10. Naum_00

0 + 10 = 10
1 + 9 = 10
2 + 8 = 10
3 + 7 =10
4 + 6 = 10
e così via.

Tutti i segmenti che collegano i numeri si incontrano in un punto.

Un modo alternativo di combinare coppie additive, no? [metto il link (clic sull’immagine) all’applet geogebra anche se si tratta di una facile costruzione. Potete comunque muovere il punto grigio O, le parallele si avvicinano…. ]

Ma cosa succede se invece partiamo da due linee di numeri inclinate in direzioni diverse?

Osservate l’immagine. Possiamo scegliere di collegare tra loro i numeri che, sommati danno 13.Naum_01 (ho dovuto indicare i punti, numerati)

1 + 12 = 13
2 + 11 = 13
3 + 10 = 13
4 + 9 = 13
e così via.

Che bella curva è venuta fuori! E questo nonostante tutte le linee tracciate siano rette.

 

Osservate l’immagine con una diversa inclinazione delle retteNaum_02 E ancora, creando l’immagine simmetricaNaum_04 

E, posso ottenere un cuoricino…Naum_03

OppureNaum_05 Insomma, vedete che ci si può sbizzarrire!

Clic sull’ultima immagine per visualizzare l’applet geogebra. Trovate le indicazioni per intervenire sulla costruzione.

Ma voi potreste essere molto più creativi! Sù, costruire!!!

Ma anche su un foglio:

- Disegna due linee. segna e numera ogni centimetro con l’aiuto di un righello. Collega i numeri, per esempio quelli che sommati danno il risultato 17.

IMG- Puoi anche fare dei triangoli o dei quadrati e scoprire altri modi di collegare i  numeri. Puoi anche lavorare in formato gigante su dei grandi fogli di carta!

 

L’attività è tratta da: “Ce li hai i numeri?” - “Scopri la matematica che c’è in te!” – Editoriale Scienza – Traduzione di Laura Cangemi.

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martedì 10 novembre 2009

I conigli di Fibonacci

E chi li ferma più

i piccini di prima, con le avventure di Fibonacci? :-)

Maria Chiara ci parla del problema dei conigli.

Durante una  gara di matematica Fibonacci risolse in pochissimo tempo un problema  utilizzando la sua famosa successione.

Il testo del problema era così:

 C’è una coppia di conigli che si riproduce ogni mese. Ogni nuova coppia si riproduce a sua volta ogni mese , ma a partire dal secondo mese di vita. La prima coppia genera dopo il primo mese.

Quante coppie di  conigli si avranno in un anno?
Ecco come ragionò Fibonacci
I mese:  A = la prima coppia di conigli  ---> 1 coppia
II mese: A B  = la prima coppia ha generato ---> 2 coppie
III mese: A B C = C, coppia generata sempre dalla prima coppia ---> 3 coppie
IV mese: A B C D B1 = D generata dalla coppia A, B1 dalla coppia B ---> 5 coppie
V mese: A B C D B1 C1 E B2 =  3 coppie in più: C1 dalla coppia C, E dalla coppia A, B2 dalla coppia B ---> 8 coppie
VI mese:
A B C D B1 C1 E B2 F B3 C2 B4 D1 = 5 coppie in più: F dalla coppia A, B3 dalla coppia B, C2 dalla coppia C, B4 dalla coppia B1, D1 dalla coppia D ---> 13 coppie
E così via…..

Possiamo concludere che basta considerare per ogni mese il numero di coppie del mese precedente più una coppia di figli per tutte le coppie presenti due mesi prima.

Ecco l’immagine creata da Maria Chiara, per i primi 4 mesiconigli

Aggiorno anche questo post con il commento del nostro amico prof. Popinga, bravissimo compositore di limerick! [ragazzi, sono delle brevi poesie con una precisa metrica, lo schema è: AABBA. Lo schema delle rime lo avete visto con la prof di italiano… ] Leggete, copiate il limerick e proponetelo all’insegnante di Italiano!

Una delle domande che mi assillano la mente
è come i conigli aumentino tanto velocemente:
il numero di coppie, fatto strano,
aumenta come la serie di Leonardo Pisano.
Non conoscono sottrazione o quoziente.

(che gente!)

grazie prof. Popinga!

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Questo per la III: “o se del mezzo cerchio…”

Ecco, ragazzi

il verso di Dante di cui stamane …

“o se del mezzo cerchio far si pote
triangol sì ch'un retto non avesse.”

PARADISO – canto XIII - Versi 101, 102

si capisce perfettamente, vero?

Traduco tuttavia:

o se nel semicerchio si possa inscrivere un triangolo non rettangolo

In altre parole:

se un triangolo è inscritto in una semicirconferenza, allora necessariamente quel triangolo è rettangolo cioè ha un angolo retto.

Per completare solo un poco.

Nel canto si si sta discutendo il problema: c’è contraddizione tra la sapienza perfetta di Adamo e di Cristo, e la sapienza di Salomone?
San Tommaso parla a Dante della sapienza del re Salomone: Salomone non chiese per sé la sapienza per risolvere problemi di teologia (v. 97) o di dialettica (v. 99) o di filosofia naturale (v. 100) o di geometria (v. 101 il “nostro”) ma per riuscire a ben governare.

Badate che sul blog abbiamo anche qualche altra cosetta su Dante e la matematica:

Leggete QUI

 e, mi raccomando,

QUI !

E poi tornate alla geometria,

QUI  e  QUI

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venerdì 6 novembre 2009

Per la serie … di Fibonacci!

Le scoperte continuano…

Visto che Letizia ha curato (troppo) la formattazione… :-), inserisco l’immagine della sua relazione:LetiziaLetizia2 E Maria Chiara, Letizia e Gabriele hanno lavorato con Excel. Ecco l’immagine di uno dei lavori:tabellaFib

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giovedì 5 novembre 2009

Le magiche pigne ovvero I numeri e la natura.

Così hanno intitolato le loro relazioni Gabriele e Marina…

Gabriele scrive:

Le magiche pigne.

Oggi il giorno 04-11-2009 a scuola abbiamo fatto un'attività interessante con le pigne: abbiamo preso delle pigne e abbiamo dipinto le brattee che sono disposte a spirale salendo dalla “coda” alla punta.

Alcune delle nostre pigne avevano 5 spirali in senso orario e 5 in senso antiorario, altre ne avevano 8 in senso orario e in senso antiorario, qualche pigna ne aveva 13.

Quindi contando le spirali si nota che il loro numero corrisponde ad un numero della “serie di Fibonacci”.

La serie dei numeri di Fibonacci l'avevamo scoperta già una lezione prima. Era quasi finita l'ora e avevamo lavorato alla correzione della verifica scritta ...

La prof ha scritto alla lavagna una serie di numeri in fila:
1 1 2 3 5 8 13 21 ….

Ci ha chiesto di indovinare cosa ci stava dietro a questa serie, cioè come si formava la successione. Chi aveva capito poteva continuare la serie.
Intanto passava fra i banchi e guardava i quaderni.

Molti di noi, prima ancora di dirlo a voce alta, avevano capito e continuato a scrivere altri numeri della serie.

Abbiamo scoperto che: ogni numero della serie si ottiene sommando i due numeri che lo precedono: 5 = 3 + 2; 8 = 5 + 3; ecc

Fibonacci:

questo studioso in realtà si chiamava Leonardo Pisano ma lo hanno chiamato Fibonacci perché il padre si chiamava Guglielmo dei Bonacci e Fibonacci vuol dire filius Bonacii cioè figlio di Bonacci. Nacque a Pisa nel 1170 e morì a Pisa nel 1250, scrisse nel 1202 il Liber Abaci dopo aver trascorso con il padre un lungo periodo in Algeria dove studiò con alcuni importanti matematici arabi il nuovo sistema di numerazione.

queste non sono le nostre!

Marina scrive:

I numeri e la natura.

Oggi a scuola abbiamo fatto un laboratorio matematico.

Abbiamo portato due pigne e 2 pennarelli ciascuno. Le pigne sono state colorate a spirale. Man mano che le coloravamo annotavamo sul foglio il numero di spirali in senso orario e il numero in senso antiorario.

Poi la prof. ha mandato uno di noi alla lavagna per trascrivere tutti i risultati.

Guardando i numeri di spirali che avevamo colorato, Gabriele si è accorto che in mezzo a quei numeri c’era lo zampino di Fibonacci.

Cioè erano numeri della successione es. 1  1  2  3  5  8  13  21  34  55  89  144  ecc …

Un po’ dopo la prof ha preso un libro e ci ha mostrato altre foto che dimostravano che nella natura esiste la matematica!

ps: anche gli altri (quasi tutti) hanno scritto le relazioni e cercato notizie sul Fibonacci. Hanno scritto solo sul quaderno e… :-) ; altri devono completare inserendo i nostri ampliamenti.

[Aggiornamento] Ecco le nostre pigne:

Foto0562ho cercato di mettere in qualcuna il numero di spirali, non sono troppo chiare! 

Foto0564

Foto0566

Link sul blog:

Quando il girasole si volge al suo Signore
I numeri di Fibonacci e la formula di Binet
Curiosità e fascino della successione di Fibonacci_2
Curiosità e fascino della successione di Fibonacci

Magica matematica

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lunedì 26 ottobre 2009

E a rievocar Pitagora ...

... divento poetica :-)
Già, a citare Pitagora, sono andata a rileggere qui e là qualche passo sul grande matematico, filosofo ...
Filosofica è l'intervista impossibile di Umberto Eco al Maestro, riportata nella sezione Ritratti di Racconti matematici, a cura di Claudio Bartocci - ET Einaudi.
Naturalmente si parla del numero, sostanza di tutte le cose.
E c'è un passo, che ho ritrovato per l'appunto, poetico! Che posso farci ...
Si parla della sacra decade, la Tetraktys.
Ecco il passo dal testo:
PITAGORA:  ... Piuttosto, guarda questa figura.
ECO: La conosco ... E' la Tetraktys, il triangolo magico composto di punti. Tre lati, di quattro punti ciascuno, e un punto al centro, così che sembra anche composta di quattro file di punti, una di quattro, una di tre, una di due e una di uno.

PITAGORA: E in essa, se saprai capire, già ti sorride la verità del numero. [di seguito, per me ... poesia :)]
Uno più due più tre più quattro uguale a dieci.
Un punto al centro, origine di tutti gli altri.
Quattro punti ai lati,
quattro, il numero della perfezione, della forza, della giustizia e della solidità.
Tre serie di quattro punti formano
il triangolo equilatero, simbolo di eguaglianza perfetta.
La somma dei punti dà dieci,
e coi primi dieci numeri puoi esprimere tutti gli altri infiniti numeri che abitano nell'universo.
E se guardi il triangolo dal vertice alla base,
ecco che il numero dei punti ti mostra, alternati,
il pari e il dispari.
Il pari, simbolo dell'infinito,
perché non potrai mai identificare in una linea di punti pari il punto che la divida in due parti uguali.
Il dispari, dotato di un centro che separa due metà sempre uguali.
E l'uno, infine,
numero pari e dispari a un tempo,
origine sia dei numeri dispari che dei pari,
che con la sua sola presenza può rendere pari il dispari e dispari il pari.
Non vedi, uomo, in questo simbolo elementare, tutta la saggezza dell'universo,
tutte le leggi matematiche che fanno il mondo?


Link
Pitagora: "Tutto è numero"
E ancora ... Pitagora!
Pitagora continua....
Pitagora: contributo di un lettore
[Contributi] Pitagora e la musica
Pitagora lo predispose

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sabato 29 agosto 2009

Operazione Kaprekar: mistero!

Matematica misteriosa. Un numero misterioso: il 6174!
Perché proprio 6174? Che avrà di strano? Béh, quantomeno curioso...
Scopriamolo!
Ragazzi, seguitemi:
1. Scegliete un numero di quattro cifre che non siano tutte uguali
2. Risistemate le cifre in modo da ottenere il numero più grande possibile e scrivetelo
3. Scrivete ora con le stesse cifre il numero più piccolo possibile
4. Eseguite la sottrazione tra i due numeri ottenuti: numero maggiore - numero minore
5. Con la differenza ottenuta dovete ripetere lo stesso procedimento, dal punto 2: ottenere il numero più grande e il più piccolo possibili, eseguire la sottrazione e con la differenza ottenuta, ripetere ancora...
Proviamo insieme con un esempio, per vedere che succede!
Prendiamo il numero 1998, l'anno di nascita di voi piccoli...
Il numero più grande che è possibile ottenere è 9981, il più piccolo è 1899.
Le sottrazioni saranno le seguenti. Con ciascun risultato combino le cifre secondo la regola detta.
9981 - 1899 = 8082
8820 - 288 = 8532
8532 - 2358 = 6174
7641 - 1467 = 6174

mmh ... ottenuto 6174
E se proviamo a continuare, l’operazione si ripete uguale all’infinito, ritornando sempre a 6174!

Vediamo ancora un esempio. Con il numero, vado proprio a caso, 3612.
Le operazioni saranno:
6321 - 1236 = 5085
8550 - 558 = 7992
9972 - 2799 = 7173
7731 - 1377 = 6354
6543 - 3456 = 3087
8730 - 378 = 8352
8532 - 2358 = 6174
7641 - 1467 = 6174

di nuovo! 6174, ooh!
Ora scegliete voi a caso un qualsiasi numero di 4 cifre diverse tra loro [o che le cifre non siano tutte uguali (es. 4444 – 4444 = 0!) oppure siano tre uguali e l’unica diversa sia più grande o più piccola di un’unità (es. 3332 – 2333 = 999 oppure 7776– 6777 = 999!)], applicate il procedimento e arriverete sempre al numero 6174!
A volte si arriva al 6174 in pochissimi passaggi, anche solo due, e pare sia stato verificato che il numero massimo di passaggi sia sette.
Ah, il titolo del post.
La procedura vista è nota come operazione di Kaprekar.
Dal nome del matematico indiano Shri Dattathreya Ramachandra Kaprekar (1905 - 86), grande appassionato fin da piccolo, di numeri e matematica ricreativa. Escogitò la sua "operazione" nel 1947.
A questa pagina troviamo interessanti spiegazioni e approfondimenti. E' spiegato come il 6174 sia "l’unico numero che non cambia nell’operazione di Kaprekar – il numero misterioso è pertanto unico!"
Fra gli approfondimenti, la validità della regola anche per i numeri a tre cifre. In questo caso il numero unico di arrivo è il 495. Provate voi!
Io ho realizzato un foglio Excel per le prove sul 6174:


Vi invito a osservare con attenzione nell'esempio la colonna "differenza": i numeri 6264, 4176, 6174, che poi si ripete..., che proprietà hanno in comune? Sul file che andrete a scaricare fate ulteriori prove digitando nella cella in rosso numeri di 4 cifre a piacere. Tutte le volte osservate le differenze...
Poi vedremo insieme di arrivare, servendoci della scrittura polinomiale dei numeri a base 10, a una regoletta generale!
Scaricate 6174.xls

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lunedì 24 agosto 2009

Moltiplicare... in quanti modi!

Ancora dedicato ai "nuovi" ma, ... noo, e chi li scorda i "vecchi"?
In questo post, un curioso metodo per eseguire una moltiplicazione anche senza ... tabelline! Andate a vedere anche il video segnalato.
Infatti, adsl evviva, ora che ci possiamo permettere qualche video (si spera anche a scuola!), seguiamo un altro paio di metodi altrettanto curiosi per moltiplicare.
Osservate qui:

Su questo metodo ci torneremo a proposito di addizioni e sottrazioni ...
Ora questo:

E infine:


Ragazzi.. poi farete delle prove per verificare se funziona sempre!
Alla base di tutto questo, la Matematica Vedica: QUI e, già segnalato, QUI

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domenica 2 agosto 2009

Il Sistema numerico come la vita umana

Rileggendo un romanzo...

___"Sai cosa c'è alla base della matematica?" dico. "Alla base della matematica ci sono i numeri. Se qualcuno mi chiedesse cosa mi rende davvero felice, io risponderei: i numeri. La neve, il ghiaccio e i numeri. E sai perché?"
___ Spacca le chele con uno schiaccianoci e ne estrae la polpa con una pinzetta curva.
___"Perché il sistema numerico è come la vita umana. Per cominciare ci sono i numeri naturali. Sono quelli interi e positivi. I numeri del bambino. Ma la coscienza umana si espande. Il bambino scopre il desiderio, e sai qual è l'espressione matematica del desiderio?"
___Versa nella zuppa la panna e alcune gocce di succo d'arancia.
___"Sono i numeri negativi. Quelli con cui si dà forma all'impressione che manchi qualcosa. Ma la coscienza si espande ancora, e cresce, e il bambino scopre gli spazi intermedi. Fra le pietre, fra le parti di muschio sulle pietre, fra le persone. E fra i numeri. Sai questo a cosa porta? Alle frazioni. I numeri interi più le frazioni danno i numeri razionali. Ma la coscienza non si ferma lì. Vuole superare la ragione. Aggiunge un'operazione assurda come la radice quadrata. E ottiene i numeri irrazionali."
___Scalda il pane nel forno e mette il pepe in un macinino.
___"È una sorta di follia. Perché i numeri irrazionali sono infiniti. Non possono essere scritti. Spingono la coscienza nell'infinito. E addizionando i numeri irrazionali ai numeri razionali si ottengono i numeri reali."
___Sono finita al centro della stanza per trovare posto. È raro avere la possibilità di chiarirsi con un'altra persona. Di norma bisogna combattere per avere la parola. Questo per me è molto importante.
___"Non finisce. Non finisce mai. Perché ora, su due piedi, espandiamo i numeri reali con quelli immaginari, radici quadrate dei numeri negativi. Sono numeri che non possiamo figurarci, numeri che la coscienza normale non può comprendere. E quando aggiungiamo i numeri immaginari ai numeri reali abbiamo i sistemi numerici complessi. Il primo sistema numerico all'interno del quale è possibile dare una spiegazione soddisfacente della formazione dei cristalli di ghiaccio. È come un grande paesaggio aperto. Gli orizzonti. Ci si avvicina a essi e loro continuano a spostarsi. È la Groenlandia, ciò di cui non posso fare a meno! È per questo che non voglio essere rinchiusa."

Il senso di Smilla per la neve - Peter Høeg

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lunedì 4 maggio 2009

[Segnalazioni] La Scienza è più Facile Grazie alla Matematica

Su Gravità Zero ho appena letto un articolo di Walter Caputo sul problema della difficoltà della scienza.
W. Caputo è convinto che "la soluzione sia utilizzare uno strumento potentissimo: la matematica".
Sulla valenza della matematica scrive:

http://www.gravita-zero.org/2009/05/la-scienza-e-piu-facile-grazie-alla.html
... e
http://www.gravita-zero.org/2009/05/la-scienza-e-piu-facile-grazie-alla.html

Gravità Zero - Divulgazione Scientifica: LA SCIENZA È PIU’ FACILE GRAZIE ALLA MATEMATICA via kwout

Ragazzi, che vi dico? :-) Questa è una riflessione in più!
Grazie W. Caputo

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domenica 8 marzo 2009

giovedì 11 dicembre 2008

Alberi di Natale ... numerici!

Vogliamo spezzare un po' con qualche calcolo magico? :-)
Osservate questi alberelli, non proprio simmetrici, ma ...
hanno una loro magia, no?
Ora trapezi ...

e inversioni....le serie possono essere estese ....
[Aggiornamento]: NON SI PUO' non andare a vedere cosa ha fatto la MAGICA maestra Renata con il primo "alberello"!

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martedì 26 agosto 2008

That's Mathematics!

Direttamente dal blog, recentemente scoperto, della brava Stefania


fate clic sull'immagine per continuare a leggere.
grazie Stefania!

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