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lunedì 5 dicembre 2011

Simmetrie del quadrato e analogie di struttura

Le abbiamo viste in classe.

Ho riportato su Geogebra le osservazioni sulle simmetrie del quadrato, nelle quali abbiamo riconosciuto analogie di struttura: operazioni geometriche, operazioni aritmetiche, operazioni logiche... elementi e operazioni del tutto diverse dove si ripete però lo stesso motivo, la stessa struttura!

A partire da questa immagine:

simmetrie del quadrato

osservando particolari coppie di figure, ci si accorge che alcune coppie sono inversamente uguali, ottenute perciò con un ribaltamento, altre sono direttamente uguali, si ottengono senza che la figura si sollevi dal piano, come avviene ad es. con la rotazione.

 Sull’applet, potete interagire, sono riportate le composizioni di simmetrie e rotazioni e

la tabella di composizione:

tavola composizione simmetrie e rotazioni del quadrato

Ragazzi, qui vi sottolineo un particolare sulla composizione delle due simmetrie assiali. E’ noto come il Teorema dei due ribaltamenti:

Il prodotto di due simmetrie assiali rispetto ad assi incidenti equivale alla rotazione, intorno al loro punto di intersezione, di ampiezza pari al doppio dell’angolo formato dagli assi di simmetria. 

Verificatelo sull’applet.

Ricordiamo le strutture analoghe, viste l’anno scorso (clic sulle immagini, sono le vostre relazioni):

Tabella dell’addizione del Pari e Dispari 

tabella addizione Pari e Dispari

Tabella di composizione del Sì e del No

tabella Si e No

E la tavola dell'addizione dello zero e dell'uno

tabella addizione zero e uno

Attenzione! Non c'è un errore nell'ultima casella in basso: 1+1 non fa 0 nella nostra aritmetica, ma in un’aritmetica che ancora dobbiamo scoprire, quella delle "classi resto [0] modulo 2", sì! (per il momento stabiliamo soltanto che i simboli 0 e 1 stanno ad indicare, in modo breve, i termini pari e dispari: i numeri pari sono i numeri che divisi per 2 danno resto 0 e i numeri dispari sono i numeri che divisi per 2 danno resto 1)

Potete scaricare un file Excel tab_Pari_Dispari.xls dove troverete, anche la legge moltiplicativa oltre a quella additiva.

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lunedì 8 novembre 2010

Aritmetica del pari e del dispari

Sintesi delle relazioni di Stefano, Marco D. e Beatrice, della prima.

Contando anche pochi numeri naturali (compreso lo zero)

0, 1, 2, 3, 4, ...

possiamo notare che nell’insieme dei numeri naturali ci sono 2 sottoinsiemi: quello dei numeri pari e quello dei numeri dispari.

Rappresentando l’insieme N (insieme dei numeri naturali) con il diagramma di Eulero-Venn

image

Si dice che i numeri pari e i numeri dispari sono una partizione dell'insieme N.

I numeri pari sono quelli che divisi per 2 danno come resto zero mentre quelli dispari sono quelli che divisi per 2 danno resto 1.

I numeri pari come i numeri dispari SONO INFINITI.

Abbiamo notato che

P+P=P : se in un numero pari disponiamo a coppie le unità, non restano unità libere, quindi addizionando due numeri pari, non restano ancora unità libere.

D+D=P : perché se uniamo le unità libere dei due numeri dispari formano una coppia, quindi risultato pari.

D+P=D : perché infatti se disponiamo a coppie le unità del numero dispari, una rimane libera, nel numero pari invece no, quindi se uniamo i due numeri, una unità rimane libera, quindi numero dispari.

Siccome numero dispari + numero dispari = numero pari, allora vuol dire che l’insieme dei numeri dispari rispetto all'addizione NON E’ CHIUSO.

Invece, numero pari + numero pari = numero pari: vuol dire che l’insieme dei numeri pari rispetto all'addizione E’ CHIUSO.

Rappresentiamo con una tabella l’addizione del pari e dispari

image

Questa struttura si può paragonare a certe frasi in italiano.

Esempio:

C’era una ragazza che aveva promesso alla nonna di stare con lei, però era stata invitata ad una festa alla quale sarebbero andati tutti i suoi compagni, così va dalla nonna e glielo dice.

La nonna dice: ”non voglio che tu non vada” = vai

La ragazza risponde: ”non voglio lasciarti sola” = non vado

La nonna replica: ”voglio che tu vada” = vai

La ragazza risponde di nuovo: ”voglio che tu non resti sola” = non vado

In una tabella:

image

Pari equivale a SI, dispari equivale a NO.

Ragazzi, siete stati bravi. Avete spiegato bene... Devo dire che vi siete completati: di Bea l’introduzione, di Marco la spiegazione dei risultati dell’addizione e di Stefano le tabelle e il confronto con la grammatica.

Ora andate però a leggere qui sul blog. C’è ancora qualche completamento e ... spunti di lavoro!

L'aritmetica del pari e del dispari: legge additiva

In seguito anche:

L'aritmetica del pari e del dispari: legge moltiplicativa

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martedì 17 novembre 2009

Per la prima: le analogie di struttura

Ragazzi (dico per la classe prima ma mica è male se rivedono i più grandi…!)

a proposito delle tabelle simili per … struttura, vero?

Andate a vedere QUESTO (abbiamo visto intersezione di insiemi e congiunzione logica "e" o "et" latino, oppure AND, simbolo)

e poi

QUESTO

Trovate al primo link un bel file Excel da scaricare! (Per ora non preoccupatevi delle formule, ne parliamo insieme…)

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lunedì 24 novembre 2008

L'aritmetica del pari e del dispari: legge moltiplicativa

Dopo la tabella dell'addizione, abbiamo analizzato la struttura della

Legge moltiplicativa del pari e dispari

Componendo i numeri pari e i numeri dispari con l'operatore della moltiplicazione si ha:
pari * pari = pari
pari * dispari = pari
dispari * pari = pari
dispari * dispari = dispari
Anche in questo caso, meglio riassumere le operazioni sotto forma di tavola in cui i numeri pari vengono indicati con P e i numeri dispari con D:
Osserviamo che quando si moltiplica per un numero dispari il risultato ha lo stesso carattere dell'altro fattore, cioè se l'altro fattore era pari il risultato è pari, se l'altro fattore era dispari il risultato è dispari; è come se il numero dispari per cui moltiplichiamo non avesse alcuna influenza sul carattere del numero per cui viene moltiplicato.
Accade dunque proprio quello che si verifica quando si moltiplica un numero per l'unità: il numero 1 è l'elemento neutro della moltiplicazione, no? Il numero dispari si comporta perciò, nella moltiplicazione del pari e dispari, come il numero 1
E possiamo anche aggiungere che il "pari" si comporta proprio come lo zero (0) nella moltiplicazione: la fa da padrone! Lo zero è l'elemento assorbente, no?

Abbiamo dunque una conferma del fatto che l'aritmetica del pari e dispari ha le stesse proprietà dell'aritmetica dello zero e dell'uno.
La struttura della moltiplicazione del pari e dispari è uguale a quella della "moltiplicazione dello zero e dell'uno".
Ancora sostituendo ai termini "pari" e "dispari" i simboli 0 e 1:
Osservando ancora entrambe le tabelle facciamo un'altra considerazione: affinché il prodotto sia dispari (oppure 1) è necessario che entrambi i fattori siano dispari (oppure 1), negli altri casi il prodotto è pari (oppure zero).
E allora ci viene in mente la tabella del VERO o FALSO combinati con la congiunzione logica "e" o "et" latino, oppure AND, che si indica anche con il simbolo
Affinché un'affermazione sia VERA è necessario che entrambe le affermazioni che la compongono siano VERE.
Es :
il numero 5 è un numero primo (V) e il 5 è un numero dispari (V): è una frase VERA;
il numero 5 è un numero primo (V) e il 5 è un numero pari (F): è una frase FALSA;
il numero 5 è un numero pari (F) e il 5 è un numero primo (V) : è una frase FALSA;
il numero 5 è un numero composto (F) e il 5 è un numero pari (F): è una frase FALSA.
Dunque, ricordiamolo: 1 corrisponde a VERO, zero (0) corrisponde a FALSO.

E infine, anche per la moltiplicazione del pari e dispari abbiamo realizzato in Excel la tavola interattiva.
La formula è venuta abbastanza breve, giusto con la funzione logica E()!
L'immagine del nostro file:
Potete scaricare tab_Pari_Dispari.xls


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venerdì 21 novembre 2008

L'aritmetica del pari e del dispari: legge additiva

Anna Laura ha avuto l'idea di realizzare in Excel le tabelle del Pari e del Dispari trovate sul testo di matematica...
Abbiamo dapprima approfittato per studiare meglio la struttura della legge additiva e di quella moltiplicativa del pari e del dispari, trovando delle analogie con altre strutture.

Legge additiva Pari e Dispari
Componendo i numeri pari e i numeri dispari con l'addizione si ha:
pari + pari = pari
pari + dispari = dispari
dispari + pari = dispari
dispari + dispari = pari

E' di certo più espressivo riassumere le operazioni sotto forma di tavola in cui i numeri pari vengono indicati con P e i numeri dispari con D:
Abbiamo scoperto in questa struttura delle curiosità: le regole della somma del pari e dispari assomigliano molto a certe regole grammaticali che riguardano le proposizioni affermative e negative. Immaginiamo che "pari" corrisponda al "sì", proposizione affermativa, e che "dispari" corrisponda a "no", proposizione negativa.
Seguite questo esempio:
io voglio che tu veda quel film = sì, devi vedere il film;
io voglio che tu non veda quel film = no, non devi vederlo;
io non voglio che tu veda quel film = no, non devi vedere il film;
io non voglio che tu non veda quel film = , devi vederlo.
Ci accorgiamo che due proposizioni affermative danno affermazione, che anche due negative affermano, mentre una positiva e una negativa danno negazione.
L'esempio si può schematizzare in una tabella:
Ma abbiamo trovato ancora un'altra analogia: la struttura dell'addizione del pari e dispari è uguale a quella dell'"addizione dello zero e dell'uno"
Sostituendo ai termini "pari" e "dispari" i simboli 0 e 1, come se i "pari" si raccogliessero nello zero, e i "dispari" si raccogliessero nell'uno:
pari--->0
dispari--->1
(sappiamo d'altra parte che i numeri pari sono i numeri che divisi per 2 danno resto 0 e i numeri dispari sono i numeri che divisi per 2 danno resto 1)
La tavola dell'addizione dello zero e dell'uno è la seguente:
Attenzione! Non c'è un errore nell'ultima casella in basso: 1+1 non fa 0 nella nostra aritmetica, ma nell'aritmetica delle "classi resto [0] modulo 2", sì! (noi per il momento abbiamo stabilito soltanto che i simboli 0 e 1 stanno ad indicare, in modo breve, i termini pari e dispari).
Dunque: la struttura dell'addizione dei numeri pari e dei numeri dispari è uguale alla struttura del Sì e del No e a quella dell'addizione dello zero e dell'uno!

Ma, torniamo al lavoro in Excel!
Realizzate queste tabelle, ho proposto ai ragazzi di crearne una che fosse, come dire, interattiva. Si potesse cioè, immettere in tabella degli addendi interi a piacere e osservare il risultato: P o D
Bene! I ragazzi sono stati bravi a proporre l'impostazione della formula da utilizzare.
Ha cominciato Sara: con il SE()
Ma una sola condizione non era sufficiente....: si hanno due addendi.
Ho ricordato loro la funzione E();
quindi hanno cominciato a scrivere, ipotizzando in A2, A3, B1, C1 gli addendi:
=SE(E(A2=...
- ma come facciamo a dire "se A2 è pari?"
Serviva un'altra funzione....
Una funzione che restituisca VERO se il numero è pari, FALSO se non lo è.
Esiste! E' la funzione VAL.PARI()
Analogamente, la funzione VAL.DISPARI() restituisce VERO se il numero è dispari, FALSO se non lo è.
Abbiamo dunque ciò che serve!
Quindi si procede alla costruzione della formula.
Con numerosi e vivaci interventi, nasce questa:
=SE(E(VAL.PARI(A2);VAL.PARI(B1));"P";SE(E(VAL.DISPARI(A2);
VAL.DISPARI(B1));"P";"D"))

Ho fatto notare che la formula si doveva copiare nelle altre celle, quindi .....
Gian Mario (gimmi!) non mi fa finire: i riferimenti!
Già, bisogna utilizzare i riferimenti misti.
Infine ho suggerito che la formula poteva essere accorciata, integrandola con la funzione O(), visto che in due casi poteva aversi il risultato "P".
La formula per la tabella dell'addizione P e D è risultata:


questa la tabella:
Il file da scaricare... sarà pronto per il post successivo!
Dedicato alla moltiplicazione del Pari e Dispari.

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