martedì 10 novembre 2009

Questo per la III: “o se del mezzo cerchio…”

Ecco, ragazzi

il verso di Dante di cui stamane …

“o se del mezzo cerchio far si pote
triangol sì ch'un retto non avesse.”

PARADISO – canto XIII - Versi 101, 102

si capisce perfettamente, vero?

Traduco tuttavia:

o se nel semicerchio si possa inscrivere un triangolo non rettangolo

In altre parole:

se un triangolo è inscritto in una semicirconferenza, allora necessariamente quel triangolo è rettangolo cioè ha un angolo retto.

Per completare solo un poco.

Nel canto si si sta discutendo il problema: c’è contraddizione tra la sapienza perfetta di Adamo e di Cristo, e la sapienza di Salomone?
San Tommaso parla a Dante della sapienza del re Salomone: Salomone non chiese per sé la sapienza per risolvere problemi di teologia (v. 97) o di dialettica (v. 99) o di filosofia naturale (v. 100) o di geometria (v. 101 il “nostro”) ma per riuscire a ben governare.

Badate che sul blog abbiamo anche qualche altra cosetta su Dante e la matematica:

Leggete QUI

 e, mi raccomando,

QUI !

E poi tornate alla geometria,

QUI  e  QUI


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