mercoledì 21 maggio 2008

[Contributi] La favola del 4

Un nostro gentile lettore, Pier Luigi Zanata, giornalista professionista, ci ha lasciato un commento al post Intrusioni che è davvero un peccato lasciare come tale! Mi autorizza a pubblicare...una bella favola!
Dice Pier Luigi:
I matematici sono anche dei gran filosofi. Dalla soluzione dei problemi matematici e geometrici possono venire grandi insegnamenti di vita. Conosci la favola del quattro? Eccola:
Un giorno il numero 4 si stanco' di essere pari. I numeri dispari, pensava, sono molto piu' allegri e spiritosi. E si stanco' di quella sua forma un po' insipida, a sediolina. Guarda il 7, si diceva, come e' svelto ed elegante, e il 3 come e' tondo e arguto, e io sono tutto pieno di angoli e privo di personalita'. E si stanco' di essere due piu' due, che tutti lo sanno e anzi quando vogliono dire una cosa che sanno tutti dicono ''Quanto fa due piu' due?''. Sognava di essere un numero lungo e difficile. Certo era un bel problema, perche' non e' che il quattro volesse diventare un altro numero, per esempio 5, o il 1864372. Lui voleva essere lui, rimanere se stesso, eppure voleva anche essere come il 5, dispari, cioe', o come il 1864372, cioe' lungo e difficile. Sembra proprio che il quattro non possa essere dispari e non possa essere lungo e difficile, oppure non sarebbe il quattro. Sarebbe un'altra cosa e lui non voleva essere un' altra cosa. Un problema cosi' il quattro non sapeva risolverlo. Allora decise di andare dal Grande Matematico. Se c' era una soluzione lui doveva saperla. Cosi' il quattro ando' dal Grande Matematico e gli espose il suo caso. Il Grande Matematico sorrise. Anche lui una volta avrebbe voluto essere diverso: non un altro, perche' voleva rimanere se stesso, ma un po' piu' simile al Grande Ballerino, al Grande Tennista, al Grande Centravanti... Anche lui aveva avuto il problema del quattro e sapeva come affrontarlo. Lo fece accomodare per terra, una sedia sarebbe stata proprio inutile e allusiva. Comincio' a parlare. ''Vedi 4 - disse - non c' e bisogno di diventare diverso, di essere dispari o lungo e difficile. Tu sei gia' diverso, anche se non ti rendi conto. A te sembra di essere una stupida seggiolina che fa due piu' due e tutti lo sanno, e invece ci sono in te cose che nessun altro ha, cose molto speciali. Per esempio tu sei due piu' due, ma anche due per due, e anche (qui andiamo sul difficile) due alla seconda. E questo e' un fatto straordinario: tre piu' tre non e' anche tre per tre, e certo non e' tre alla terza. Oppure prendi quest' altra: quattro per quattro sommato a tre per tre fa cinque per cinque, il che vuol dire che tre, quattro e cinque sono una famiglia di numeri pitagorici consecutivi, e di famiglie cosi' non ce ne sono altre. Il sette, che tu ammiri tanto, non ne ha una una. Oppure ...'' A questo punto il quattro era un po' confuso e prego' il Grande Matematico di smettere. Quella faccenda dei numeri pitagorici non la capiva proprio e voleva pensarci su, perche' gli sembrava importate. Se ne ando', e da allora e' li' che conta. Ha capito i numeri pitagorici e molte altre cose ancora, e ogni giorno scopre di essere piu' diverso.

La favola è di Ermanno Bencivenga, professore di filosofia all'Universita' di California, Irvine, logico di fama mondiale, che per illustrare i temi chiave sui quali la filosofia da sempre si interroga ha scelto il linguaggio delle favole.

Grazie Pier Luigi! ci auguriamo di averti ancora fra i nostri lettori:-)


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26 commenti:

  1. Cara Giovanna la matematica mi ha sempre incuriosito ed ai tempi del liceo (molti lustri fa) ero anche bravo. Oggi i miei interessi sono altri: sociologia (preparo la tesi per un' ulteriore laurea, da vecchio pensionato preferisco studiare piuttosto che scaldare le panchine dei giordinetti), filosofie orientali...
    La tua scienza mi attira perche' i matematici sono dei filosofi e con i numeri si puo' anche giocare.
    Visitero' il tuo blog, molto interessante, istruttivo e in grado di far amare la matematica anche a quelli che affermano ''non la capisco'', ''lo aodio'' se sono studenti.
    Vale
    PL

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  2. E'veramente bella questa favola di introspezione matematica: un numero che, come un essere umano, passa dalla ammirazione per le cose altrui alla cosapevolezza di tutte le sue capacità e potenzialità. E poi è proprio vera: spesso ci vuole un amico (qui efficacemente rappresentato dal grande matematico) per comprendere quale sia il nostro reale valore. Un caro saluto, Fabio

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  3. Pier Luigi,
    grande ammirazione per te!
    Sì, a volte si afferma di non amare la matematica per via degli insuccessi scolastici nella disciplina stessa. Lo dicevo giusto questo pomeriggio con i miei ragazzi. Una bambina, che ancora deve acquistare sicurezza, si tirava indietro alla proposta di un lavoro. Ho detto che capivo le sue incertezze: non doveva farsi spaventare dalla non piena riuscita, che non si trattava di "non mi piace...", che alla sua età era normale pensare questo quando non si riesce bene in un'attività. Mi ha guardato con occhietti più coraggiosi. L'avrò aiutata un po' a non "odiare" matematica???:-)

    Fabio,
    la favola mi è piaciuta proprio per i significati che tu descrivi.

    grazie a tutti e due!
    g.

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  4. Anche a me è piaciuta per i motivi detti da Fabio. Ringrazio te e il tuo amico Pierluigi che ce l'hanno fatta conoscere. Sono sicura che hai aiutato la tua piccola allieva a non odiare la matematica. Ti ho fatto pubblicità da janas, la tua conterranea, che ieri aveva problemi matematici con la figlia liceale. L'ho consigliata di venire a leggere il tuo blog, per imparare a non odiarla e a capire a cosa serve. Un abbraccio pieno di stima e di ammirazione per come svolgi con passione ed amore il tuo lavoro

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  5. Bellissimo. Del resto anche la filosofia è una scienza. Ciao.

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  6. Luigina,
    che belle parole mi dici.
    ... invitare a leggere il mio blog per "imparare a non odiarla e a capire a cosa serve": è il massimo!
    grazie Luigina, mi da davvero una grande carica!
    Bèh, devo andare a visitare janas!
    che poi ha un nick talmente bello...
    conosci le nostre "domus de janas"? :-)
    ciao!

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  7. Come no? Le case delle fate. Ti ho risposto anche nel mio blog

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  8. Dimenticavo: ho trovato questa bellissima massima: « Se qualcuno non riesce a capire quanto sia semplice la matematica, è soltanto perché non si rende ben conto di quanto sia complicata la vita. » John Von Neumann ...

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  9. Alberto,
    e perché mai infatti ho sempre amato la filosofia!?!
    ma non dimentichiamo ... la poesia!
    :-)
    ciao Al!

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  10. Grazie Pier Luigi,mi hai deliziata con la tua favola matematica-filosofica.Grazie Giovanna,finalmente si parla di matematica...

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  11. ciao Luigina e Stella,
    Sì, Lui, ho letto e ci avevo anche ripensato...
    grazie a voi!

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  12. favolosa giovanna!... certo che leggere la matematica così è una favola!!!! Haaaaa! Grazie.

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  13. ciao Jasna.
    Béh, in questo caso abbiamo avuto un "favoloso" lettore! :-)
    grazie Jasna!

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  14. ciao sono anna laura mi sembra strano immagginare il 4 che cammina!!!però questa storia insegna che bisogna avere fiducia in se stessi oltre che capire che la matematica non è solo calcoli ma per come ce la spiega la nostra prof anche crescita

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  15. Anna Laura,
    brava!
    ma non per quel che dici sulla tua prof! :-)
    anzi...per questo: bocciata bocciata bocciata! :-D hihihihi!!!
    ciao bellissima!

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  16. Che soddisfazione leggere i commenti dei tuoi allievi Giovanna. Si respira davvero un'aria laboriosa, pulita, piena di spunti nel tuo blog. Mi piace proprio venire a trovarti anche quando parli solo di matematica.Un abbraccione

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  17. Ciao Giovanna proprio graziosa e significativa la favola del quattro! non la conosevo proprio!
    Sono sicura che riuscirai far amare la matematica alla tua alunna!
    un affettuoso abbraccio.
    elisa
    maestraelisa.blog.tiscali.it

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  18. Ah Lui....
    i miei monelli come vedi sono parchi di commenti.
    Ma...se scrivono... sono un amore!:-)
    Sapessi che bambina dolce è Anna Laura!:-):-)
    ciao
    rimettiti in forma eh!
    etciii!!! :-)

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  19. Elisa, ciao!
    il tuo commento era arrivato prima che riuscissi a inviare il mio! ah la mia lenta connessione!:-(
    ti ringrazio...
    ti seguo da google reader eh? ho un po' meno tempo in questi gg e avevo problemi, ulteriori, di connessione!
    un caro abbraccio!

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  20. Ciao sono Saverio! Innanzitutto vorrei ringraziare Pierluigi Zanata per questa favola molto bella :-)!!!

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  21. Saverio,
    ..che chiamo saggio!
    volevi per caso aggiungere altro?:-):-)
    ciao piccolo!:-)

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  22. Eh sì Giovanna sono proprio un amore i tuoi monelli quando scrivono e si legge tra le righe la stima, l'affetto e la complicità che vi lega.Buon weekend!

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  23. Luigina,
    quello che noti è molto bello!:-)
    grazie,
    buona fine settimana a te.
    Ripresa vero?
    Sei una roccia tu! siamo fortunati!:-)

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  24. Ciao sono Sara di prima, la storia del 4 e molto bella a me fa riflettere sul fatto che ogniuno di noi è importante e non si deve sentire inferiore perchè ha sempre qualcosa che l'altro non ha.Tanti saluti e buona domenica da Sary

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  25. ciao Sarina,
    brava! hai fatto una giusta considerazione!:-)

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  26. il vostro blog è molto bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    il pulcino è molto carino.
    Solo che è poco colorato, è quasi tutto bianco, ma è molto bello lo stesso!!!!
    Ci mandate una vostra foto

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