venerdì 13 novembre 2009

La storia di una grotta.

Ragazzi (della classe prima)

ecco la nuova storiella promessa…

Osservate:pittura Altamira

L'immagine che vedete è la riproduzione di una pittura trovata in una grotta della Spagna settentrionale, vicino a Santander, nella caverna di Altamira.

La zona rossa dell’immagine image
Sapete di che epoca è il disegno? È di 15 o 20 mila anni fa!
In molte zone, soprattutto della Spagna e della Francia, si sono scoperte e si continuano a scoprire delle grotte, delle caverne, che risalgono ad epoche preistoriche, e spesso sul soffitto e sulle pareti sono apparse delle pitture, miracolosamente conservate dopo tanti secoli.

La caverna di Altamira, famosa in tutto il mondo, è la prima ad essere stata scoperta, ed io ve ne voglio raccontare la storia e, prima di tutto, la storia di come fu scoperta.

Nel 1868 un cacciatore, accompagnato dal suo cane, si aggirava per le boscaglie di quella regione, quando vide il cane, lanciato all'inseguimento di una volpe, sparire in un fitto cespuglio e non tornare più indietro. Impressionato, si fece largo nella macchia e udì, a un certo punto, dei flebili latrati: venivano da giù, come dal fondo della terra; egli riuscì a individuare il punto e si accorse che il cane era scivolato, fra pietra e pietra, in un profondo fossato. Riuscì a penetrarci lui stesso e si trovò cosi in un'immensa caverna.

Ritornato su, dopo aver tratto in salvo il cane (lo so che stavate più in pensiero per l'animale che per il suo padrone!), raccontò in tutti i paesi vicini la sua straordinaria avventura, ma nessuno ci fece troppo caso: quella regione della Spagna è piena di fossi, di crepacci scavati nella pietra.

Fu solo qualche anno dopo che la caverna venne visitata più volte da un appassionato di studi storici, Marcellino di Sautuola; in una di queste esplorazioni, nell'estate del 1879, aveva condotto con sé la sua bambina di 12 anni.

Mentre egli era intento a fare degli scavi nel suolo, la bimba che aveva alzato gli occhi al soffitto, gridò: «Guarda, babbo, ci sono dei tori dipinti!».

Con questa frase si apre l'epoca dello studio delle pitture preistoriche: è una bimba di 12 anni, Maria di Sautuola, che ha, senza saperlo, dato inizio a una delle più interessanti ricerche!

Nella caverna di Altamira, la più grande finora scoperta, vivevano un tempo, 10-20 mila anni fa, delle tribù, per ripararsi dai rigori dell'inverno; perché non si trattava di un inverno relativamente mite, come vi è oggi in quella regione, ma di mesi gelidi, fra le nevi eterne: si era allora nell'epoca glaciale.

E gli uomini, che non sapevano ancora costruire delle abitazioni resistenti, si raccoglievano in questi antri naturali e si distribuivano i lavori a seconda delle loro attitudini e degli ordini del loro capo. In questa società di uomini delle caverne - i cosiddetti trogloditi - c'era anche chi si dedicava alla pittura.

E, non potevano che dipingere qualcosa della vita di ogni giorno, della loro vita. Dovevano lottare contro degli animali selvaggi, dei bisonti, dei cinghiali… ed ecco che nelle loro pitture si ritrovano proprio i bisonti, i cinghiali… che corrono impauriti perché cacciati dall’uomo.

Si tratta dell'epoca più lontana in cui si ritrovano segni di una civiltà già evoluta: è l'epoca paleolitica, cioè l'epoca della pietra antica (dal greco palaios, "antico", e  lithos, "pietra"), della pietra scheggiata, non lavorata.

Ho voluto parlarvi di tutto questo che sembra tanto lontano dalla matematica per farvi capire che non è stato certamente il disegno geometrico a segnare l'inizio dell'arte pittorica. Prima è nato il disegno spontaneo, quello che riproduce ciò che si vede e che si sente: la vita d'ogni giorno. E l'uomo primitivo non aveva davanti agli occhi né triangoli, né quadrati, e nemmeno cerchi; non li ha avuti davanti agli occhi fino a quando non ha avuto bisogno di costruirli.

da La Matematica/La Geometria - Emma Castelnuovo

Ora una riflessione: pensate ai vostri primi disegni da bambini, alla scuola materna, durante i primi anni alla scuola elementare … béh, ancora oggi, in un disegno “a mano libera”!

Con le vostre immagini cosa rappresentavate?


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3 commenti:

  1. Ho visto la storiella , comunque è vero che tenevo più al cane che all' uomo , la grotta di Altamira l' abbiamo vista anche in arte .

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  2. E del resto i disegni dei bambini non assomigliano un po' a quelli degli uomini primitivi? Ciao Giovanna.

    RispondiElimina
  3. bene, Gabri.
    e, la tua riflessione finale? :-)

    Al,
    infatti! :-)
    e soprattutto raffigurano la loro realtà.

    RispondiElimina

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