III,
Provate a leggere la pagina dell’illustrazione
Direi anzi che dovreste trascriverne sul quaderno il testo, e soprattutto “tradurlo” con i simboli e le parole che utilizzeremmo oggi.
Si tratta di una pagina di un antico documento, edizione 1572!
L’opera: L’algebra di Rafael Bombelli.
R. Bombelli: un matematico italiano (Bologna, 1526 – Roma, 1572), tra i primissimi a dare delle definizioni chiare dei numeri negativi e delle loro regole di calcolo.
Proprio nel suo capolavoro, l’Algebra.
I numeri relativi sono ormai diventati parte integrante della matematica, al punto che, come hai potuto constatare, le loro proprietà vengono oggi insegnate già nella scuola media.
Per lungo tempo, però, come accennato ne I numeri e l’essenza della matematica, essi rimasero in una sorta di “atrio" della matematica, come se i matematici non riuscissero in alcun modo a farli stare fuori dalla porta di casa, ma non volessero nemmeno accoglierli a pieno titolo insieme ai numeri "assoluti". Chi in qualche modo incominciava a farne uso, continuava a chiamarli numeri surdi (cioè assurdi), o fittizi, o falsi, come se fossero degli enti comodi da usare in certe situazioni per svolgere alcuni calcoli, ma fossero privi di un valore reale.
L’illustrazione di apertura riporta due tra i primi paragrafi de L’algebra ; in essi Bombelli spiega come si possono moltiplicare tra loro i numeri relativi e come li si possa sommare. Come detto, sono tratti dall’edizione del 1572: può essere molto divertente (anche se richiede una buona dose di pazienza) provare a leggerli, per capire le caratteristiche tipografiche di queste opere a stampa e le particolarità della lingua del Bombelli, un volgare molto corretto e raffinato.
Rafael Bombelli nacque a Bologna, attorno al 1526, in una famiglia da decenni impegnata in opere idrauliche per la città. Rafael fu il primo di sei figli; egli venne istruito dall’ingegnere-architetto Pier Francesco Clementi e ne imparò il mestiere. Molti dei suoi progetti riguardavano la bonifica di terreni, tra cui quello delle marcite della val di Chiana.
Rafael non ricevette un’educazione universitaria ma, nonostante questo, non solo si avvicinò ai più recenti studi di algebra, ma addirittura vi contribuì ampiamente con la propria opera.
Le notizie sulla vita di Rafael Bombelli sono tuttavia talmente scarse che nemmeno la data della sua morte è certa, anche se pare sia avvenuta poco dopo il 1572.
Il mondo di Rafael. Durante il XIV e il XV secolo Bologna fu, volta per volta, sotto il dominio dei Visconti, signori di Milano, o sotto l’influenza del governo della Chiesa Romana, o ancora fu governata dalle più importanti famiglie cittadine in lotta tra loro per ottenere la supremazia.
Queste lotte, che vedevano spesso contrapporsi ghibellini e guelfi, coinvolsero talora tragicamente la famiglia di Rafael che, per decenni, era stata stimata e protetta dai signori della città, Sante e Giovanni II Bentivoglio; proprio grazie all’aiuto di questa famiglia di "idraulici", i Bentivoglio si erano infatti preoccupati di migliorare le condizioni di Bologna, in particolar modo del suo acquedotto.
Quando Papa Giulio II prese il potere sulla città, costrinse gli amici dei Bentivoglio all’esilio e, nel 1508, il nonno di Rafael venne ucciso per aver tentato di opporsi al dominio dello Stato della Chiesa e i beni della famiglia furono confiscati per alcuni anni.
Dal testo Algebra – B. Rosaia
Ps: i più volenterosi di voi (ma ce n’è? :-)) potranno leggere i post con questa etichetta:
Ce n'è, ce n'è. :-) I post dell'etichetta mi hanno ispirato un prossimo articolino.
RispondiEliminaevviva evviva ... resto in allerta!:)
RispondiEliminaah, fortuna ho qualche volenteroso!:)
Ma che interessante! Brava!
RispondiEliminaSai qual'e' il primo calcolo che ho fatto (eheh... applicando le regole di Rafael)?
La differenza 1572-1526. Fa 46. Immagino che per quei tempi fosse una bell'eta'. Per me significherebbe ormai avere un piede nella fossa :-(
ahahah, Dario
RispondiEliminaper me... ormai completamente nella fossa! :-( :-(
ooh, ma si... :-) :-)
grazie! ;-)