lunedì 11 gennaio 2010

Talete di Mileto – altra lettura propedeutica …

Ragazzi,

Ecco un altro bel salto nel passato. E che passato! Parliamo dell’antica Grecia, quell’affascinante culla della civiltà e della cultura, che nella storia della matematica occupa un posto di primo piano.

Un’altra lettura propedeutica, per parlare di similitudine.

Osservate un attimo la linea del tempo e … immergetevi!lineatempo_TaletediMileto

Le figure che hanno la stessa forma ci sono così familiari che nemmeno ci sembra possibile che ad esse siano collegati dei problemi matematici.
« Si vede - diciamo – che quei due oggetti hanno la stessa forma » ; " si vede " che quando proietto una diapositiva su uno schermo parallelo la figura è sempre la stessa ma molto ingrandita; " si vede " che mentre gonfio un palloncino di gomma sul quale è disegnato un pupazzo, questa figura diventa via via più grande ma è pur sempre lo stesso pupazzo.

Il nostro occhio è così preso dalla figura che non viene spontaneo di associare al fatto visivo, qualitativo, un fatto quantitativo, cioè una legge matematica. Eppure, le origini della similitudine come teoria matematica vanno cercate in tempi molto molto lontani:

« Io soprattutto vi ammiro, Talete di Mileto, perché, ponendo il vostro bastone all'estremità dell'ombra di una piramide, formaste coi raggi del sole due triangoli, e dimostraste che l'altezza della piramide sta alla lunghezza del bastone come l'ombra della piramide sta all'ombra del bastone ». Così scrive lo storico greco Plutarco vissuto nel I secolo dopo Cristo.

Ma, chi era Talete? e, che cosa significa esattamente quella frase di Plutarco?
Talete era nato a Mileto, città greca dell'Asia Minore, intorno al 625 a. C.; la città era in quel tempo un centro agricolo importante e una delle colonie della Grecia che più si distinguevano per i commerci e le industrie.

Oggi Mileto è una piccola cittadina della Turchia; del suo antico splendore rimane solo traccia nelle rovine di imponenti costruzioni messe in luce in seguito agli scavi iniziati alla fine del secolo scorso. E dagli scavi è risultato anche che la città era un tempo costruita in modo geometrico, tipo scacchiera: i caseggiati erano tutti estremamente regolari e le strade si tagliavano ad angolo retto, proprio come nelle moderne città americane.

Vivendo in questo centro in piena fioritura economica era naturale che il giovane Talete si dedicasse ai commerci; ed è appunto per questo che si recò in Egitto. Si racconta – ma è una leggenda che ha certamente un fondo di verità storica – che passeggiando nella zona delle piramidi

in compagnia di due sacerdoti, questi ragionassero su come sarebbe stato possibile calcolare l’altezza di quelle colossali costruzioni (notate che ancora non si conosceva il Teorema di Pitagora, che permette il calcolo assai semplice dell’altezza di una piramide).

Immediatamente il giovane Talete intervenne nei discorso dicendo che la cosa gli sembrava facilissima: bastava infatti conficcare nella terra un bastone ed aspettare il momento in cui l’ombra del bastone fosse uguale alla lunghezza del bastone. In quello stesso momento - disse - l'ombra della piramide sarà uguale all'altezza della piramide; e così, con una semplice misura eseguita sul terreno, sapremo l'altezza  della piramide.

Ma poi soggiunse che non occorreva aspettare l'istante in cui l’ombra del bastone fosse uguale al bastone stesso; è infatti evidente che se l’ombra del bastone risulterà doppia del bastone, altrettanto accadrà all’ombra della piramide rispetto all'altezza della piramide; se l'ombra del bastone sarà tripla del bastone, anche l'ombra della piramide sarà tripla dell'altezza della piramide; se …
È evidente, sì, ma occorre pensarci ...

Questo episodio di leggenda e di storia che si è svolto sulle rive del Nilo segna il punto di partenza della teoria delle figure simili.

« Io soprattutto vi ammiro, Talete di Mileto, ... ». Dopo sette secoli così viene ricordato il primo scienziato della Grecia; un uomo che per le sue scoperte matematiche e astronomiche, per le sue indagini sui fenomeni naturali e sulla materia primitiva di cui sono costituite le cose, fu annoverato fra quelle personalità un po’ leggendarie che sono i sette saggi della Grecia.

Da La Matematica/la GeometriaE. Castelnuovo

Per sorridere un po’ riporto un aneddoto, già pubblicato QUI, su Talete di Mileto:

"Proprio all'inizio del pensiero occidentale [la storia della filosofia occidentale] esplode una sonora, cristallina risata di scherno nei confronti della scienza:

quella della servetta tracia [abitante della regione Tracia] che vide Talete [osservatore della natura, studioso delle stelle...], camminare a testa alta guardando le stelle e cadere in una buca" !


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9 commenti:

  1. Grazie molte Giovanna per questo post. Conoscevo già quello che hai riportato ma l'ho riletto volentieri. L'ho già detto da più parti, mi sarebbe piaciuto vivere in quei tempi fra quelle contrade. Ciao.

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  2. ahah... come me che al liceo mi figuravo fra gli allievi di Socrate, Platone e di "passeggiare" con Aristotele?? :-)
    grazie a te!

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  3. Giovanna,
    ho letto qui....questa news
    http://spicchidilimone.blogspot.com/2010/01/sardegna-batte-piemonte.html

    Sono contenta per voi!
    france

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  4. France,
    io non ho letto,
    vado a leggere la news! :-)
    grazie!

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  5. Hai parlato ai ragazzi de Il riso di Talete (tuo post del giugno 2007)? Ci sono spunti interessanti anche per loro!
    Ciao.
    Pop

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  6. Ciao Gio, gustosissimo articolo. Quando tornerò in Egitto stupirò tutti calcolando "a occhio" l'altezza delle piramidi, già che a memoria non me lo ricordo mai!
    E poi, non contento farò lo stesso per i grattacieli di New York, e poi in Dubai per il Burj Khalifa, a Taiwan per il Taipei101, e così le Torri Petronas a Kuala Lumpur.... chissà cosa dirà la gente vedendomi andare in giro con un bastone in mano? mi prenderanno per matto?
    Ciao Paolo

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  7. Pop:
    ancora a*questi* ragazzi, no! Lo farò certam... :-)

    Paolone:
    rispondo alla domanda: SI' !!! ihihih
    ciaooo!

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  8. Interessante e chiaro il tuo post. La similitudine geometrica mi ricorda la similitudine come figura retorica in poesia: un bell'accostamento1
    Grazie Giovanna,ciao ;)
    ( Per similitudine, dovresti aprire un blog più...linguistico!)

    RispondiElimina

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