...continua.
Incoraggiati anche dalle parole del nostro amico Pier Luigi Zanata:
"Perche’ (intrusioni)?
Ragazzi/e prof. i piu’ grandi matematici sono dei letterati.
Potrei diventare
Un grande matematico
Un Pitagora, per dimostrare
Il teorema tipico
Dell’ ipotenusa
Che dei cateti
E’ senza tema la somma quadra
Dei detti
E il teorema
Dimostra e inquadra
Ragazzi/e OK
Brillanti
Prof. OK
Tutti scintillanti
Come la luce
Dell’ alba del paese
Che riluce
Nel pattadese"
Pier Luigi, sei grande! Grazie.
Oggi è la volta di due poeti maschietti: Gian Mario (Gimmi nostro)
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domenica 29 giugno 2008
[Intrusioni] Le nostre poesie_2
Etichette: alunni, Intrusioni, Poesia e...poesie
giovedì 26 giugno 2008
Scopriamo o consolidiamo geometria! Linee
Ragazzi, quello che vi presento è un lavoro realizzato da maestra Renata per i suoi alunni ma ... anche per noi!
Sì, è piacevolissimo per cominciare ad avvicinarsi alla geometria, chi deve ancora... oppure per ripassare, perchi già conosce l'argomento. Si tratta di lineee...

Splashragazzi. Scuola via kwout
Abbiate un po' di pazienza, io l'ho scaricato, anche voi potete! :-)
Guardate questa immagine:

Buon divertimento!
classificare linee: file xls compresso (file: linee00.zip)
ri-grazie Mae'!:-)
Etichette: Esercitazioni, geometria piana, linee
mercoledì 25 giugno 2008
[Intrusioni] Le nostre poesie
Diverse da queste ma sempre intrusioni...
Stavolta tutte nostre. E' estate, e decidiamo di raccontare non solo "la nostra matematica". Raccontiamo...noi!
Precisamente racconterò ogni tanto, le poesie dei ragazzi della classe prima, ormai ex-prima.
I ragazzi, guidati dalle insegnanti di Italiano e Francese, le hanno illustrate e poi scritte sui loro disegni passati allo scanner, in tre versioni: italiano, francese e sardo.
Ecco quelle di Anna Laura...
Etichette: alunni, Intrusioni, Poesia e...poesie
martedì 24 giugno 2008
Proposte di ripasso
Ragazzi, mi sentirei in colpa se non lo facessi...!
Comincio a proporvi delle esercitazioni di ripasso. Giuro, saranno piacevoli!
Ci viene in aiuto per queste prime, maestra Maria Pia, la conoscete, che è specialista in ... lavori carinissimi!

Ciao bambini: Compiti per le vacanze 3 via kwout
Cliccate, andate su Ciao bambini e quindi, a scelta, scaricate "equivalenze.zip", che è un bel programmino per eseguire equivalenze quando avete voglia, oppure fate esercizi on line o ancora, cliccando su "schede da scaricare", vi troverete su un sito che offre tantissimi argomenti per ripassare (per ciò che riguarda le equivalenze, la sezione è: misure)
Grazie maestra Maria Pia!
Etichette: compiti per le vacanze, equivalenze
domenica 22 giugno 2008
Matematica e ... Dante_2
... poiché su questo blog abbiamo già "incontrato" Dante.
Paradiso, Canto XVII 13-18
che come veggion le terrene menti
non capére in triangol due ottusi,
così vedi le cose contingenti
anzi che sieno in sé, mirando il punto
a cui tutti li tempi son presenti;
Ancora una volta, dovendo dare un esempio di impossibilità logica, Dante ricorre ad un esempio geometrico (è il teorema XVII del I libro degli “Elementi” di Euclide, enunciato ben 17 volte nelle opere di Aristotele e dimostrato per intero nella “Metafisica” 1051 a 24-25, enunciato ma non dimostrato da Boezio).
Da LA MATEMATICA NELLA DIVINA COMMEDIA - BRUNO D’AMORE (pdf)
Versione html
"Traduzione" per i ragazzi, dei versi del Sommo Poeta :
"O cara piota mia": caro il mio avo (piota, propriamente, dall'antico latino plota significa: pianta del piede. Figuratamente: ceppo, origine di una stirpe),
"che sì t’insusi": ti levi così in alto con il tuo spirito (t'insusi, verbo coniato da Dante, da suso: su),
"che come veggion le terrene menti": come vedono le terrene, umane menti,
"non capére in triangol due ottusi,": in un triangolo non possono stare (capére) due angoli ottusi,
"così vedi le cose contingenti anzi che sieno in sé,": così tu vedi le cose del futuro (transitorie accidentalità, proprie del mondo materiale) prima che si attuino,
"mirando il punto a cui tutti li tempi son presenti;": mirando (vedendo) in Dio, che è quel punto in cui tutti i tempi (passato, presente e futuro) sono insieme presenti: dall'eternità e fondendosi nell'eterno.
Etichette: Dante Alighieri, Matematica e poesia, matematica e...
giovedì 19 giugno 2008
Il rompicapo di Einstein
Oggi un gioco, ragazzi!
...mah! continuerò a rivolgermi a voi, alunni vacanzieri... Male che vada, è un ragazzi generico, esteso a chi ci legge!:-)
Si tratta di un gioco scelto fra i tantissimi, e interessantissimi, proposti dal sito vbscuola.it
Seguite le seguenti istruzioni per andare a scaricarlo.
1) Dopo aver cliccato sul link (fatelo con il pulsante destro e scegliete "apri in una nuova scheda" per poter tornare qui a leggere le istruzioni di volta in volta), nella home del sito, sulla sinistra, sezione Archivio, clicate su Elenco software, come indicato dalla freccia in figura:





Visualizzate gli indizi e....
Buon divertimento!
... dopo quanti tentativi siete riusciti a risolvere il rompicapo? :-)
Etichette: Giochi, giochi logici, rompicapo
mercoledì 18 giugno 2008
Pitagora lo predispose
"Con queste parole un grande poeta, l'irlandese William Butler Yeats (1865-1939), inizia la poesia The Statues. Yeats, che una volta dichiarò: «L'essenza del genio, di qualunque genere, è la precisione», esamina nella poesia il rapporto tra i numeri e le passioni. La prima stanza della poesia recita:
I suoi numeri, con tutti i loro moti, veri o finti,
Nel marmo o nel bronzo, mancavano di carattere.
Ma giovani e giovinette, resi pallidi da amori immaginari
Di solitari giacigli, sapevano di che si trattava,
Che la passione, di carattere, poteva aggiungerne a sufficienza,
E a mezzanotte, in qualche piazza o via
Labbra vive si posavano su volti misurati dal filo a piombo.
A prima vista, niente sembra più lontano dalla matematica della poesia. Pensiamo che lo sgorgare dei versi dalla pura fantasia del poeta dovrebbe essere così spontaneo come sembra lo sbocciare di una rosa. Ma ricorderete come proprio nella disposizione dei petali di questo fiore sia celato un ordine rigoroso, sorretto dal rapporto aureo. Perché allora la poesia non dovrebbe rispecchiare lo stesso ordine?"
Da La sezione aurea - Mario Livio
Etichette: la sezione aurea, Libri, Matematica e poesia, matematica e...
[Segnalazioni] Testi e soluzioni prove nazionali d'esame per la Scuola Media
Sempre via Osmosi delle idee di Daniele
potete scaricare i testi e le soluzioni delle prove nazionali d'esame Scuola Media
Etichette: esame terza media
domenica 15 giugno 2008
Carnevale della matematica
Qualche lettore avrà notato sul box delle nostre "segnalazioni",
quella al "Carnevale della matematica". Tempo fa mi sono state chieste informazioni in proposito.
Giusto ieri si è tenuto il Carnevale della Matematica # 2 da .mau.
Dal Prooof de Gli studenti di oggi, Carnevale della Matematica 1
Poiché il numero 3 sarà ospitato su questo blog, è meglio far sapere di che si tratta.
Tutte le info sull'iniziativa da .mau. che ne è il promotore.
L'intero percorso su questa pagina (si legga dal basso verso l'alto!:-) )
Etichette: Carnevale della matematica
sabato 14 giugno 2008
La Torre di Hanoi - Il gioco della fine del mondo
Ragazzi, ci siete? dove siete? :D
Ma si, scherzo, godetevi le vacanze....
E tuttavia se doveste collegarvi sappiate che d'estate ritroverete ... ricreazione!
I giochi, carissimi, che tanto vi piacciono!
Cominciamo con il gioco della
Narra la leggenda che nel grande tempio di Benares, in India, sotto la cupola che indica il centro del mondo,

Su uno di questi pioli, al momento della creazione, Dio infilò sessantaquattro dischi di oro puro, il più grande a contatto diretto con la lastra di bronzo e poi via via gli altri fino ad arrivare al più piccolo in cima. È la Torre di Brahma.
Notte e giorno, senza sosta, i monaci trasferiscono i dischi da un piolo di diamante all'altro in conformità alle leggi fisse e immutabili di Brahma, per cui non si deve spostare più di un disco alla volta e bisogna infilarlo nell'altro piolo in modo tale che nessun altro disco più piccolo si trovi al di sotto.
Quando i sessantaquattro dischi saranno trasferiti nella corretta successione dal piolo in cui Dio li ha collocati a uno degli altri, la Torre, il tempio e i brahmani diverranno polvere e, con un gran fragore, arriverà la fine del mondo.
Per il momento, comunque, non c'è da preoccuparsi troppo perché, supponendo che il lavoro fosse svolto nel modo più efficiente possibile, sarebbe necessario effettuare un minimo di 18.446.744.073.709.551.615 movimenti che, a una media di una mossa al secondo, sarebbero
compiuti in seimila milioni di secoli.
In realtà, il rompicapo della Torre di Hanoi fu inventato nel 1883 dal matematico francese Édouard Lucas, che lo chiamò "La Tour d'Hanoi". Come è indicato nella scatola originale del gioco,
il rompicapo fu importato da Tonchino dal professor N. Claus originario del Siam, mandarino della Scuola "Li-Sou-Stian".
Ma tutto questo gioco di parole risultò essere nient'altro che l'anagramma di Lucas d'Amiens, della scuola di Saint-Louis, nella quale insegnava.
Anche la leggenda del tempio di Benares fu inventata da Lucas e pensata per suscitare interesse e aggiungere fascino al gioco.
Ora ... a giocare su Math.it! Badate di cliccare su Regole!
E ora le curiosità.
Una torre frattale
Esiste una sorprendente relazione tra la Torre di Hanoi e il curioso oggetto frattale (sui frattali non posso non tornare!) denominato triangolo di Sierpinski.
Tale rapporto fu descritto nel 1992 da Jan Stewart e si rivela partendo dalla costruzione del grafo della Torre di Hanoi.
Seguendo l'idea di Stewart, nella Torre di Hanoi a ogni configurazione si associa, oltre a un punto di riferimento, una serie ordinata di numeri, tanti quanti sono i dischi, nel seguente modo:
- prima si numerano i pioli da 1 a 3, così che, ad esempio, quello a sinistra sia il numero 1, quello centrale il 2 e quello di destra il numero 3.
- Successivamente si associa una serie di numeri ad ogni configurazione: la prima rappresenta il numero di piolo occupato dal disco più piccolo, la seconda il numero di piolo in cui si trova il disco che come formato occupa la seconda posizione, ecc.
Così, per esempio, la serie (1, 2, 3, 2) indicherebbe la seguente configurazione di quattro dischi:
In tal modo, ogni serie di numeri designa una sola configurazione possibile.
Per una Torre di Hanoi da due dischi ci sono nove configurazioni possibili, relazionate tra loro come indicato nel grafo corrispondente:

Man mano che aumenta il numero di dischi, la corrispondenza tra i due disegni diventa sempre più evidente.
Un'apparizione inattesa: il numero binario
La soluzione della Torre di Hanoi è strettamente relazionata con il sistema di numerazione binaria.
Numerando infatti i dischi in modo progressivo (1, 2, 3, 4...), ciascuna mossa della Torre di Hanoi può essere rappresentata dal numero del pezzo che viene spostato.
In questo modo, le sette mosse necessarie alla soluzione di una torre di tre dischi possono essere indicate semplicemente dalla successione dei numeri 1, 2, 1, 3, 1, 2, 1.
Successivamente, scrivendo i numeri binari in ordine crescente, si può osservare che tra un valore e il successivo c'è sempre una e una sola cifra che passa da 0 a 1, in qualunque delle tre possibili posizioni:
Etichette: Giochi, giochi logici, Torre di Hanoi
giovedì 12 giugno 2008
[Segnalazioni] Prove nazionali d'esame per la Scuola Media
Da Osmosi delle idee di Daniele, segnalo:


Prove nazionali d’esame di Italiano e Matematica, per la Scuola Media | Osmosi delle Idee via kwout
Cliccare su un'immagine, sul blog di Daniele leggere con attenzione articolo e commenti...
Etichette: esame terza media, Esercitazioni, prove nazionali INVALSI, Segnalazioni
mercoledì 11 giugno 2008
[LearningObject] Distanze sul piano cartesiano
In attesa di rimettermi a scrivere qualche post...
Pubblico, a beneficio di tanti lettori che in questi giorni cercano "materiali per la terza media", un altro LearningObject, stavolta sul calcolo delle distanze nel piano cartesiano.
Può essere un utile strumento per ripassare e/o apprendere...
Trovate delle attività o simulazioni, per la "scoperta":


Da scaricare il file lo_distanzesupianocartesiano.zip, decomprimere e lanciare il file start.html
sabato 7 giugno 2008
Di Marina e Gabriele: qualche riflessione di fine anno scolastico.
Anche quest'anno scolastico è giunto al suo termine. Preferisco non fare considerazioni personali, i "saluti finali" mi commuovono sempre un po'....
Stamane si era davvero in pochini, fervevano in aula informatica diverse attività in modalità "pluriclasse".
Marina e Gabriele hanno scritto le loro brevi considerazioni sul loro primo anno di scuola media.
Marina:
sono Marina, all'inizio del mio I anno di scuola media è stato molto bello ma certe volte mi annoiavo un po' e mi veniva un po' difficile.
Dopo, la prof Arcadu ci ha fatto conoscere la cosa più bella "il blog". Per me è stata l'esperienza più bella però più che esperienza, avventura. Mi sono molto divertita, mi ha migliorato e mi ha fatto crescere, peccato non di statura ma di cervello sì. [Marina è una frugoletta carinissimissima!]
Mi ha dato nuove idee, mi ha fatto conoscere nuovi amici, anche se solo alla fine dell'anno: abbiamo conosciuto la I A e la I B della scuola di Stezzano. Loro ci hanno scoperto perché cercavano delle cose di geometria che ancora noi non abbiamo fatto ma il prossimo anno sicuramente le faremo. Loro ci hanno chiesto di fare un gemellaggio e chissà, magari lo faremo. Buone vacanze a tutti i nostri lettori e a tutti gli alunni come noi.
qui sulla destra, vi regalo un mio disegno... (parte di un lavoro sulla Poesia realizzato con l'insegnante di Italiano)
Gabriele:
ciao visitatori del nostro blog, sono Gabriele. Sono contento che con questo blog ci siamo conosciuti e ci possiamo parlare! Questo anno per me era scoprire una nuova scuola, e nuove cose. E' stato divertente imparare ma anche un po' impegnativo. Abbiamo conosciuto un nuovo blog scolastico e fatto nuove amicizie. Buone vacanze a tutti.
(a sinistra il disegno di Gabriele, seguiranno...delle belle cosette!:-) )
Etichette: alunni, buone vacanze
lunedì 2 giugno 2008
I numeri primi in Natura
Ragazzi, avvio qualche interessante lettura estiva.... Trascinate mamma o babbo al pc e incuriositeli! :-)
In Natura non si trovano solo i numeri di Fibonacci [o il n° 5...]. Il regno animale conosce anche i numeri primi. Esistono due specie di cicale chiamate Magicicada septendecim (foto a sinistra) e
Magicicada tredecim che spesso vivono nello stesso ambiente.
Hanno cicli di vita di 17 e 13 anni rispettivamente. Per tutti questi anni tranne l'ultimo rimangono nel terreno alimentandosi con la linfa delle radici degli alberi. Poi, nell'ultimo anno del ciclo, compiono la metamorfosi da ninfe ad adulti completamente formati ed emergono in massa dal terreno.
È un evento straordinario quando, ogni 17 anni, gli esemplari di Magicicada septendecim si impadroniscono della foresta in una sola notte. Emettono il loro canto sonoro, si accoppiano, si alimentano, depositano le uova. Poi, dopo sei settimane, muoiono. La foresta torna silenziosa per altri 17 anni.
Ma perché queste due specie hanno scelto come durata della loro vita un numero primo di anni?
Ci sono diverse spiegazioni possibili.
Siccome entrambe le specie hanno sviluppato cicli di vita che durano un numero primo d'anni, capiterà molto di rado che si sincronizzino per emergere nello stesso anno. In effetti le due specie dovranno dividersi la foresta solo una volta ogni 13 x 17 = 221 anni. [capito perché vero?]
Immaginate che cosa succederebbe se avessero scelto cicli composti da numeri d'anni non primi, per esempio 18 e 12. Nello stesso periodo di 221 anni si troverebbero in sincronia ben sei volte, e precisamente negli anni 36, 72, 108, 144, 180 e 216, cioè in quelli composti dagli stessi numeri primi che sono i costituenti elementari sia di 18 che di 12 [cioè i .... .... a 18 e 12].
I numeri primi 13 e 17, d'altro canto, evitano alle due specie di cicale una competizione eccessiva.
L'evoluzione di un fungo che emergeva in simultanea con le cicale offre un'altra possibile spiegazione.
Per le cicale quel fungo era letale, perciò hanno sviluppato un ciclo di vita che permettesse di evitarlo. Passando a un ciclo della durata di 17 o di 13 anni, ovvero di un numero primo d'anni, le cicale si sono garantite la certezza di emergere negli stessi anni del fungo molto meno spesso di quanto accadrebbe se i loro cicli di vita durassero un numero non primo d'anni.
Per le cicale, i numeri primi non erano una semplice curiosità astratta ma la chiave per la sopravvivenza.
Da L'Enigma dei Numeri Primi - Marcus Du Sautoy
Etichette: L'Enigma dei numeri primi, Libri, Numeri primi