Ragazzi, ci siete? dove siete? :D
Ma si, scherzo, godetevi le vacanze....
E tuttavia se doveste collegarvi sappiate che d'estate ritroverete ... ricreazione!
I giochi, carissimi, che tanto vi piacciono!
Cominciamo con il gioco della
Narra la leggenda che nel grande tempio di Benares, in India, sotto la cupola che indica il centro del mondo, si trovi una lastra di bronzo sulla quale sono stati fissati tre pioli di diamante.
Su uno di questi pioli, al momento della creazione, Dio infilò sessantaquattro dischi di oro puro, il più grande a contatto diretto con la lastra di bronzo e poi via via gli altri fino ad arrivare al più piccolo in cima. È la Torre di Brahma.
Notte e giorno, senza sosta, i monaci trasferiscono i dischi da un piolo di diamante all'altro in conformità alle leggi fisse e immutabili di Brahma, per cui non si deve spostare più di un disco alla volta e bisogna infilarlo nell'altro piolo in modo tale che nessun altro disco più piccolo si trovi al di sotto.
Quando i sessantaquattro dischi saranno trasferiti nella corretta successione dal piolo in cui Dio li ha collocati a uno degli altri, la Torre, il tempio e i brahmani diverranno polvere e, con un gran fragore, arriverà la fine del mondo.
Per il momento, comunque, non c'è da preoccuparsi troppo perché, supponendo che il lavoro fosse svolto nel modo più efficiente possibile, sarebbe necessario effettuare un minimo di 18.446.744.073.709.551.615 movimenti che, a una media di una mossa al secondo, sarebbero
compiuti in seimila milioni di secoli.
In realtà, il rompicapo della Torre di Hanoi fu inventato nel 1883 dal matematico francese Édouard Lucas, che lo chiamò "La Tour d'Hanoi". Come è indicato nella scatola originale del gioco,
il rompicapo fu importato da Tonchino dal professor N. Claus originario del Siam, mandarino della Scuola "Li-Sou-Stian".
Ma tutto questo gioco di parole risultò essere nient'altro che l'anagramma di Lucas d'Amiens, della scuola di Saint-Louis, nella quale insegnava.
Anche la leggenda del tempio di Benares fu inventata da Lucas e pensata per suscitare interesse e aggiungere fascino al gioco.
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E ora le curiosità.
Una torre frattale
Esiste una sorprendente relazione tra la Torre di Hanoi e il curioso oggetto frattale (sui frattali non posso non tornare!) denominato triangolo di Sierpinski.
Tale rapporto fu descritto nel 1992 da Jan Stewart e si rivela partendo dalla costruzione del grafo della Torre di Hanoi.
Seguendo l'idea di Stewart, nella Torre di Hanoi a ogni configurazione si associa, oltre a un punto di riferimento, una serie ordinata di numeri, tanti quanti sono i dischi, nel seguente modo:
- prima si numerano i pioli da 1 a 3, così che, ad esempio, quello a sinistra sia il numero 1, quello centrale il 2 e quello di destra il numero 3.
- Successivamente si associa una serie di numeri ad ogni configurazione: la prima rappresenta il numero di piolo occupato dal disco più piccolo, la seconda il numero di piolo in cui si trova il disco che come formato occupa la seconda posizione, ecc.
Così, per esempio, la serie (1, 2, 3, 2) indicherebbe la seguente configurazione di quattro dischi:
In tal modo, ogni serie di numeri designa una sola configurazione possibile.
Per una Torre di Hanoi da due dischi ci sono nove configurazioni possibili, relazionate tra loro come indicato nel grafo corrispondente:
Man mano che aumenta il numero di dischi, la corrispondenza tra i due disegni diventa sempre più evidente.
Un'apparizione inattesa: il numero binario
La soluzione della Torre di Hanoi è strettamente relazionata con il sistema di numerazione binaria.
Numerando infatti i dischi in modo progressivo (1, 2, 3, 4...), ciascuna mossa della Torre di Hanoi può essere rappresentata dal numero del pezzo che viene spostato.
In questo modo, le sette mosse necessarie alla soluzione di una torre di tre dischi possono essere indicate semplicemente dalla successione dei numeri 1, 2, 1, 3, 1, 2, 1.
Successivamente, scrivendo i numeri binari in ordine crescente, si può osservare che tra un valore e il successivo c'è sempre una e una sola cifra che passa da 0 a 1, in qualunque delle tre possibili posizioni:
Sei un vulcano di idee...
RispondiEliminaMa vuoi riposarti un po' o pensi che "chi si ferma è perduto"?
Sempre in amicizia!
ahhaah Ste':-)
RispondiEliminami riposo mi riposo...questa è attività piacevole!
e poi...chi si ferma è perduto! :-D
un bacione!
Però - pensavo - poveri monaci: proprio quando riescono a trovare l'ordine giusto tutto crolla e si verifica la fine del mondo. Un caro saluto, Fabio
RispondiEliminaciao sono anna laura...bellissimo questo gioco mi sono divetita tantissimo!!!spero di trovare sempre cose del genere ne blog ma sono convinta che ci saranno sicuramente...conoscendo la prof giovanna!!!buona notte
RispondiEliminaFabio,
RispondiEliminahai letto ...non c'è da preoccuparsi! :-)
AnnaLauraaa!
brava!
ma, non ci dici a quanti dischi sei arrivata! :-):-)
Conoscevo la Torre di Hanoi: ho giocato fino a sei o sette dischi. Non avevo pensato mai che potesse essere basato sui frattali e neanche sui fraquali. Pensa te. Tutti quei triangoli, numeri binari, mi hanno fatto girare la testa.
RispondiEliminaBrava Prof.
A presto.
Vale
PL
Pier Luigi?
RispondiEliminaNon si dice fraquali ma "fratquali"!! :-D :-D
sei pure un mattacchione! Ma splendido!:-)
comunque, i triangoli un po' fanno girare la testa, i numeri binari meno!
ciaooo!