giovedì 17 luglio 2008

I simboli della tastiera

Continuiamo il nostro excursus storico sulla notazione matematica, occupandoci dei simboli matematici di uso quotidiano.
La pubblicazione di libri a stampa ha svolto un ruolo importante nell'introduzione dei simboli matematici, nonostante non sempre abbia giocato a favore dell'adozione di un unico simbolo per rappresentare un'idea. A volte, qualcosa di apparentemente futile come la mancanza di un carattere nelle matrici di stampa ha eliminato un buon candidato.


Copertina di The Castle of Knowledge dell'algebrista inglese Robert Recorde pubblicato nel 1556
Tuttavia, al di fuori dell'ambito matematico professionistico, l'introduzione di determinati simboli matematici di uso quotidiano ha la solidità di una roccia. Sono i primi che si imparano a scuola e il miglior luogo in cui trovarli è la tastiera di un computer o di una macchina da scrivere.
Vediamoli uno per uno.
Il segno =
Il primo che incontriamo è il segno "=", situato sulla tastiera su un tasto che condivide con lo zero, in una posizione certamente privilegiata.
Probabilmente nessun altro segno matematico ha avuto, nel corso della storia, tanti "rivali" come questo. Prima dell'introduzione del segno dell' "uguale" come oggi lo conosciamo, per indicare l'uguaglianza tra due cose vennero utilizzate parole come aequale, esgale o faciunt. Per indicare che "A=B", Viète scriveva A aequale B, mentre altri, in forma abbreviata, scrivevano Aaeq.B.
Robert Recorde
, autore di uno dei primi trattati di algebra conosciuti, The Whetstone of Witte,

In questa pagina di The Whetstone of Witte, pubblicato nel 1557, fa la sua comparsa nella storia il segno "=", molto più largo di quello attuale
diceva che non si potevano concepire due cose più uguali di due rette parallele, per cui introdusse, nel 1557, il segno "=" proprio per denotare l'uguaglianza tra due entità.
Nonostante le buone intenzioni di Recorde, però, per molto tempo il segno "=" si prestò a numerosi fraintendimenti:
Viète lo impiegava per la sottrazione, scrivendo: 8 = 5 aequale 3
Cartesio nel 1638 lo utilizzò per indicare "±" (quando si scrive che x = ± 1 si intende che può assumere uno qualunque dei due valori).
Si giunse addirittura ad usare il segno "=" per indicare che due rette erano parallele.
Fu solo agli inizi del XVIII secolo che riuscì a guadagnare terreno in importanti pubblicazioni matematiche, per poi affermarsi completamente.
Da Giochi d'ingegno - Fabbri Editore

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8 commenti:

  1. ciao Stellina!:-)

    eh... chi mi saluterà in questi tuoi gg di assenza?? :-)

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  2. E anche oggi ho imparato qualcosa di nuovo Giovanna. Grazie. Forse te l'ha già dato Stella, ma ti ho assegnato anch'io il premio "Brillante Weblog"

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  3. Immaginami mentre ti dirò ogni giorno:Ciao Giovà!
    Bacioni,a prestissimo!

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  4. scusi se in questo ultimo periodo non ho visitato spesso il blog... penso che non mi assenterò più così allungo perchè ora mi ritrovo tantissime cose da leggere... ma non mi preoccupo perchè sono interessanti e per niente pesanti belle le storie dei simboli della tastiera, vorrei leggere anche gli altri post solo che ora devo andare a letto

    buona notte baci anna laura

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  5. carissimissima Anna Laura :-)
    che bello leggerti!
    un suggerimento:
    leggi QUI e scarica la power point. Poi risolvi e...fammi sapere!
    anche se dovessi avere delle difficoltà, fa sapere, ti aiuto!
    bacioneee!

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