sabato 11 agosto 2007

Numeri e ... G. Leopardi

Stimolata da un articolo scritto dal mio amico P. Vereni sul suo blog,
vado a rileggere Giacomo Leopardi ...
Il quale ha fatto delle riflessioni anche sul... numerare!
[Il post non è precisamente per i ragazzi, semmai potremmo leggerlo insieme, ma io ho amato il poeta e scrittore e mi piace riportare il passo seguente, dalla sua opera Zibaldone. Spero sia gradito agli adulti che ci leggono]
"Alla p.1102. È stata anche utilissima e necessarissima invenzione e pensamento quello di dividere le quantità non per unità, ma per parti di quantità contenenti un numero di quantità determinato, e perpetuamente conforme; vale a dire per diecine, ossia quantità contenenti sempre dieci unità; per centinaia contenenti sempre dieci diecine; per migliaia ec. Senza questo ritrovato ottimo ed ammirabile, noi quanto ai numeri saremmo ancora appresso a poco, nel caso degli [1395]uomini privi di favella. Cioè non potremmo concepir chiaramente l’idea di veruna quantità numerica determinata (e quindi di nessun’altra non numerica, perchè se è determinata, ha sempre relazione ai numeri), se non piccolissima.
L’idea che l’uomo concepisce della quantità numerica è idea compostissima. L’uomo è capacissimo d’idee composte, ma bisogna che la composizione non sia tanta, che la mente umana abbia bisogno per concepir quell’idea di correre tutto a un tratto per una troppo grande quantità di parti.

Se noi non dicessimo undici, cioè dieci e uno, ec. ec. ma seguissimo sempre a nominare ciascuna quantità o numero, con un nome affatto progressivo, e indipendente dagli altri nomi e numeri, e non si fosse data ai numeri una scambievole relazione, tanto arbitraria e dipendente dall’intelletto umano, quanto necessaria, e difficile; noi perderemmo ben presto l’idea chiara di una quantità determinata alquanto grossa, perchè le sue parti, essendo pure unità, sarebbero troppe per poter esser comprese in un tratto, e [1396]abbracciate dalla nostra concezione.
Se il centinaio non fosse nella nostra mente una diecina di diecine (il che, chi ben l’osserva, viene a formare un’idea non decupla, ma quasi unica e semplice, (o al più doppia) a causa del rapporto scambievole delle unità colla diecina, e della diecina semplice colla diecina di diecine); ma fosse un centinaio di pure, slegate, indipendenti, indivise unità, ci sarebbe impossibile il correre in un tratto per cento unità così disposte, e quindi non potremmo concepire idea, se non confusissima e insufficiente, di detta quantità.
Per lo contrario la nostra mente abituata alla facilità di concepir chiaramente la quantità contenuta nella diecina semplice, si abitua ancora facilmente alla stessa concezione nella diecina di diecine, ec. ec. e con un solo atto di concezione, apprende chiaramente il numero delle unità contenute in una quantità, la cui idea se le presenta così ben distribuita nelle sue parti, così relative fra loro.
Questo è infatti il progresso delle idee de’ fanciulli, i quali da principio, quantunque bastantemente istruiti circa i numeri e le materiali quantità loro ec. non si [1397]formano però mai l’idea chiara delle unità contenute in una quantità più che tanto grossa, nè intendono mai chiaramente che quantità sia p.e. il centinaio, finchè la loro mente non si è abituata nel modo che ho detto, ascendendo gradatamente dall’idea simultanea e perfetta di una diecina, a quella di due, di tre, della diecina di diecine ec. "
Da Lo Zibaldone - G. Leopardi

ciao!:-)

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2 commenti:

  1. Che dire, Leopardi come link tra due prospettive non è per nulla male, direi. sono appena tornato dal giro compilcato che dovrei descrivere nel blog a breve, ma mi fa piacere veramente leggere questo post che mi rimette in moto il cervello dopo diversi giorni di pesce, torte al cioccolato, racconti guidando e chilometri dolci tra italia e istria.
    a presto, p

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  2. grazie Piero! Per il commento e soprattutto per avermi tu in un certo senso "rimesso in moto il cervello"! Leopardi... non lo avevo più pensato! :-)
    Ah, aspetto il tuo post sul viaggio e... ti invidio le torte al cioccolato! :-) :-)
    g.

    RispondiElimina

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