Ci siamo accorti,
o meglio, mi hanno fatto notare gli alunni, l’altro ieri che nel post dei quesiti mancava la scadenza. Sono stata giustificata “perché cadeva la connessione” 
E comunque, due settimane sono passate ed è l’ora delle soluzioni.
Le soluzioni, ehm ...
E’ pur vero che sostengo la relatività del concetto di facile e difficile, ma stavolta forse è il caso di ammettere che il primo quesito non era proprio facile. Se non altro alla luce delle difficoltà incontrate soprattutto dai ragazzi della classe prima. Che, seppure i soliti solutori, si sono impegnati in ogni modo per trovare la soluzione. Per quanto riguarda la seconda, non so, io continuo a pensare che manchi un po’ l’impegno necessario...
Ricordiamo il quesito 1:

Si chiedeva il perimetro di ciascuno dei triangoli che, accostati, vanno a formare le due figure, sapendo che il perimetro del parallelogramma supera quello del triangolo di 3 cm e quello del rombo lo supera di 7 cm.
Per ciò che riguarda la prima parte, possiamo dire che Miriam, Gian Franco, Alessia, Daniele e Giuseppe P. (I) hanno, chi riuscendo ad esprimersi con chiarezza, chi meno, così ragionato:
Confrontando il parallelogramma con il triangolo si nota che (indicando con l il lato obliquo del triangolo e con b la base):
le "l" ci sono due volte, sia nel triangolo che nel parallelogramma.
la "b" è presente nel triangolo una sola volta e nel parallelogramma due volte.
La loro differenza è quindi che il parallelogramma ha un lato, "b", che il triangolo non ha e corrisponde ai 3 cm in più rispetto al perimetro del triangolo.
La base del triangolo misura quindi 3 cm.
La seconda parte è quella rivelatasi difficile. E allora Miriam, Alessia, Daniele e Giuseppe hanno chiesto l’aiuto dei ‘’grandi’’. I quali hanno dato loro, che forse hanno anche capito (copio la spiegazione di Miriam), una soluzione algebrica del tipo:
Il perimetro del rombo è di 7 cm più grande di quello del triangolo quindi posso fare [impostare] un’uguaglianza:
2l+b+7 = 4l sappiamo che "b"corrisponde a 3
(Se il perimetro del rombo è 4l e il perimetro del triangolo è 2l+3 per fare l'uguaglianza devo aggiungere 7 cm al perimetro minore)
Per rendere più facile la risoluzione 2l+3+7 diventa 2l+10
Ho scoperto che "l" misura 5 cm, facendo:
il perimetro del rombo tutto intero è 4l, 2l le ho già nel triangolo quindi mi resta 10.
Gli altri 2 lati, 2l, misurano 10 e quindi faccio 10:2 = 5 ecco perché ciascun lato "l" misura 5 cm.
Quindi "b’’ misura 3 cm, "l" misura 5 cm e perciò il perimetro del parallelogramma è di 16 cm, quello del rombo è 20 cm e quello del triangolo è 13 cm.
Gian Franco invece ragiona così:
Sovrappongo la base del triangolo al lato del rombo, però non ha la stessa lunghezza, la base è più corta e quindi un pezzetto del lato del rombo rimane non sovrapposto. Quel pezzo più l’altro lato, sono i 7 cm in più del perimetro del rombo rispetto a quello del triangolo. Se aggiungo i 3 cm che ho sovrapposto ho 10 cm. Quindi i lati obliqui insieme sono di 10 cm e il lato singolo di 5 cm. In tutto i due lati obliqui più la base di 3 cm fa perimetro 13 cm.
Il ragionamento di Gian Franco risulta più chiaro con l’immagine:

Aggiungo infine che Matteo, sempre della prima, ha risolto il quesito, ma andando per tentativi: ha attribuito diverse misure ai lati del triangolo isoscele fino a che: ho risolto solo quando il triangolo doveva avere perimetro 13 cm, il parallelogramma 16 e il rombo 20 cm. E va beh!
Per la seconda risolvono: Gabriele G., Bachisio e Pietro S.
Gabriele fa un ragionamento simile a quello di Gian Franco, Pietro scrive (io aggiusto un po’ la forma):
per trovare la base del triangolo ho agito sul parallelogramma ruotando il lato obliquo fino a sovrapporlo alla diagonale. Ciò che resta sono i 3 cm in più del perimetro del parallelogramma rispetto al perimetro del triangolo. La base del triangolo è di 3 cm.
Invece per trovare la misura dei lati uguali: se da 7 sottraggo 3 e divido per 2, ottengo quanto misura in meno la base rispetto al lato, quindi il lato misura: 3+2= 5 cm, il perimetro quindi è 13 cm. [anche il ragionamento di Pietro si comprende meglio osservando la figura che illustra quello di Gian Franco]
Bachisio invece ragiona commentando le immagini [e sì, ma io sono costretta a costruirle, lui scarabocchia sul foglietto, oltre che intervenire sul suo italiano!]

i lati contrassegnati alla stessa maniera si ‘’annullano’’ a vicenda, del parallelogramma rimane un lato che è la base del triangolo: 3 cm.
Per il lato:

come sopra “annullo” i lati uguali nelle due figure quindi due lati del rombo superano di 7 cm la base del triangolo. Posso scrivere una formula:
l+l = b+7
b= 3 cm, quindi l+l=3+7=10 cm
il perimetro del triangolo è l+l+b = 13 cm
Possiamo passare al
quesito 2, sulle strette di mano.
Per la prima, risolvono: Miriam, Alessia, Giuseppe P., Elisa, Daniele, Arianna, Matteo, Gian Franco (ma, Gian Franco, la soluzione promessa via e-mail non l’hai poi consegnata?).
Tutti risolvono alla stessa maniera: contano da ciascun banco le strette di mano possibili evitando le ripetizioni.
Lo schema di Alessia sintetizza i ragionamenti seguiti. Il numero su ciascun banco indica le strette di mano che ciascuno studente scambia con i compagni dei posti adiacenti.

Gabriele G. e Bachisio della seconda impostano un ragionamento più rapido:
gli alunni con i banchi "agli angoli" (4) stringono la mano a tre compagni, quindi 4*3 =12 strette di mano
gli alunni con i banchi al "perimetro" (6), esclusi gli angoli, stringono la mano a cinque compagni ciascuno, quindi 6*5=30
gli alunni con i banchi al centro (2) stringono la mano a otto compagni ciascuno, quindi 2*8=16 strette di mano
Sommando 12+30+16 otteniamo 58, ma abbiamo contato due volte ogni stretta di mano. Quindi basta dividere per 2: 58/2=29
Bachisio raccoglie il tutto in un’espressione:
[(4*3)+(6*5)+(2*8)]/2=29
29 sono le strette di mano totali
Manuel e Davide A. risolvono con i conteggi dei compagni della prima.
Finito? Mi pare di sì. Bene e bravo come sempre a chi ha risolto ma anche a chi ci ha provato pur non giungendo alle giuste conclusioni. Ce lo siamo già detto ma lo ripetiamo: possiamo pure non riuscire a risolvere un problema, non è così importante, ma, se ci siamo concentrati su di esso ragionandoci su, possiamo dire comunque di ‘’essere cresciuti un po’”! Senza ansie, senza paure! 
Alla prox, dal prof Davide!