______________Blake and Fractals_________
__________William Blake disse che paesaggi
__________Scorgeva infiniti
__________Di sabbia nel più piccolo grano
__________Contenuto nel cavo della mano
__________Ciascuno di noi trova esempi di ciò
__________Nell’opera di Mandelbrot:
__________I diagrammi frattali partecipano
__________Dell’essenza da Blake presentita.
__________Sempre la forma essenziale
__________Prevale prescindendo dalla scala:
__________E le particolari segnature
__________Da vicino e da lontano sono chiare.
__________Ingrandito il punto che avevi,
__________Quello stesso punto ritrovi.
__________E se ancora e ancora ingrandisci
__________Gli stessi dettagli riconosci;
__________Più fine del più fine capello
__________Ecco di Blake l’infinito,
__________Ricco di particolari a ogni livello
__________Come il mistico poeta aveva capito.
Blake and Fractals, 1990
dal fantasioso prof Popinga,
mi è tornata in mente la poesia che riporto letta su La sezione aurea di Mario Livio.
"Nel 1990 il professor Jasper Memory dell'Università di Stato in North Carolina ha pubblicato sul "Mathematics Magazine" una poesia intitolata Blake and Fractals. Ispirandosi al verso del poeta, pittore, incisore e mistico William Blake, "Vedere un mondo in un granello di sabbia", Memory ha composto questi versi"
Frattali, come ne abbiamo parlato noi...
E QUI, quello che ha fatto Maestra Renata, giusto oggi!
Grazie per la citazione e per i link assai interessanti. I complimenti per il post sono scontati: sei una garanzia! :-)
RispondiEliminaehi, Pop,
RispondiEliminastavolta è merito tuo!
grazie a te,
ciao!