domenica 28 febbraio 2010

Chi è un buon tiratore?

Antonello, Gabriele, Marina (sì, Marina!), Bachisio, …poi chi?

giocano al calcio con molta passione e … tattica! :-)

O carini, io ho preparato uno schema per studiare le varie possibilità di fare gol, e ho segnato quattro punti, A, B, C, D.

tiroinporta Sicuramente voi sapete che fare gol dipende da molti fattori: disposizione della difesa, forza del tiro, ecc… Ma sapete anche che è importante la posizione dalla quale il calciatore tira il pallone, e in particolare è importante l’ampiezza dell’angolo sotto cui il giocatore vede la porta.

Secondo il mio schema, qual è il punto più conveniente per un tiro in porta? Perché?

Se vi serve la misura degli angoli, aprite l’applet geogebra.

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Numeri in … serie

Ragazzi,

giochino analogo al precedente.

Cliccate sull’immagine ed eseguite in Excel. Stavolta avrete anche il riscontro … sul vostro operato! :-)

numeriinserie

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sabato 27 febbraio 2010

La condizione di perpendicolarità

Ragazzi, III!

Avete scoperto da soli, non male, con la rappresentazione sul piano cartesiano ma anche osservando le equazioni di due rette, quando queste sono parallele.

Avete concluso che perché due rette siano parallele devono avere lo stesso coefficiente angolare. Perché uguale deve essere la loro pendenza!

Ma, ma… e quand’è che due rette sono perpendicolari?

Qual è la condizione di perpendicolarità?

Ma sì, stavolta vi aiuto a scoprirlo con geogebra.

Osservate la figura. Sembrano proprio perpendicolari (no, non ho utilizzato lo strumento Retta perpendicolare). E dunque, siamo cert-issimi?

Ci vogliono le prove! Clic.

rette_perpendicolari

Per Sara: scarica il file geogebra

..bé, vi ricordo Q U E S T O

e Q U E S T O.  Per scaricare due file …!

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venerdì 26 febbraio 2010

Numeri quadrati

Ragazzi,

abbiamo già detto (e disegnato!) dei numeri quadrati.

Ora osservate, leggete e … indovinate!IMAGE0001

Da QUADRATI
Collana:
Numeri a merenda
Editoriale Scienza

L’indagine-discussione continuerà in classe…

Mi sa che occorre un ingrandimento del “problema”IMAGE0001

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Numeri e… logica

Ragazzi,

ricreazione con qualche giochino logico.

Quale numero va scritto, secondo logica, al posto del punto interrogativo?

1.

numeroLogico1

2.

numeroLogico2

3.

numeroLogico3 Dal CD allegato al testo Matematica Attiva – G.Flaccavento Romano

Sul file Numero_logico.xls (scaricate) cliccate sul punto interrogativo e … buona logica!

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mercoledì 24 febbraio 2010

Dinostrato e la quadratrice (di Ippia)

Già lo abbiamo detto.

Fu Dinostrato (350 a.C. circa) a dimostrare un’altra proprietà della “trisettrice” di Ippia, appunto quella di “quadratrice”: serve cioè per ottenere la quadratura del cerchio, cioè per definire la misura di un quadrato che abbia la stessa area del cerchio.

Ferma restando l’impossibilità della soluzione del problema con riga e compasso. La stessa trisettrice o quadratrice non è costruibile con riga e compasso.

                Qual è 'l geometra che tutto s'affige 
                 per misurar lo cerchio, e non ritrova, 
                 pensando, quel principio ond'elli indige...

Dante – Paradiso, XXXIII (ultimo canto) 133-135

Dinostrato dimostra che il segmento AD è medio proporzionale tra l’arco AC e il segmento DT

quadratricedi Ippia E’ così possibile ottenere un segmento rettilineo, della lunghezza dell’arco AC, pari a 1/4 di circonferenza. Da qui si arriva facilmente a un quadrato della stessa area di un cerchio di raggio AD.

Per calcolare il lato del quadrato:

detta b la lunghezza di AC, si costruisce la media geometrica fra a, lunghezza del raggio AD, e 2b. La grandezza ottenuta è il lato del quadrato cercato:

$l\,=\,\sqrt{ a * 2b }$

La dimostrazione di Dinostrato viene riportata da Pappo (320 d.C. circa). Q U I la dimostrazione per assurdo fornita da Pappo. (che non sarebbe accettabile secondo i criteri attuali di rigore, ma che comunque è una grande intuizione).

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lunedì 22 febbraio 2010

Eratostene misura la circonferenza terrestre

Ragazzi,

ancora una storia di bastoni, ombre e  misure … imponenti!

Nel 2002 una commissione di 200 fisici americani ha stilato una classifica degli esperimenti più belli, e al settimo posto è stato indicato quello compiuto da Eratostene (di Cirene), che nel III secolo a. C. riuscì a misurare la circonferenza della Terra.

Al tempo di Eratostene era noto che nella città di Syene – l’odierna Assuan nel sud dell’Egitto – a mezzogiorno del 21 giugno, solstizio d’estate, il sole si trova circa allo zenit, il punto più alto del cielo. In quel momento i raggi del Sole arrivano perpendicolarmente al terreno e riescono a illuminare il fondo di un pozzo. Ad Alessandria, a 5000 stadi più a nord di Syene, invece …

Eratostene1 Partendo da questa conoscenza, Eratostene ha un’idea: ad Alessandria pianta un bastone, di cui conosce l’altezza, e misura l’ombra che proietta a terra. Con questi dati calcola l’angolo che i raggi del Sole formano con la superficie terrestre.

Per confrontare la sua misura, Eratostene sa che deve effettuarla alla stessa ora del giorno di solstizio: quello stesso istante in cui a Syene il bastone (gnomone) non proietta alcuna ombra.

Per semplicità, considera Alessandria sullo stesso meridiano di Syene (in realtà differiscono di 3° di longitudine, Alessandria si trova ad Ovest di Syene).

Eratostene fa altre 3 ipotesi: che la Terra sia perfettamente sferica, che i raggi del Sole arrivino a noi tutti paralleli fra loro, che Syene sia situata esattamente sul Tropico del Cancro (mentre effettivamente è a 55 km a Nord di esso).

Eratostene poiché sa che in quel momento il Sole è perfettamente perpendicolare a Syene, deduce che l’angolo che l’ombra forma con il bastone è uguale all’angolo al centro della Terra in corrispondenza dello “spicchio” compreso fra Alessandria e Syene.

Immagine geogebra:

Eratostene3 

Lo scienziato misura un angolo di 7°12’, 1/50 dell’angolo giro, mentre risulta di 7° 5'. A questi dati empirici aggiunge la conoscenza della distanza fra le due città, riportata da viaggiatori e commercianti.

Eratostene deduce quindi che la circonferenza della Terra doveva essere  …  volte la distanza tra Alessandria e Syene. Poiché la distanza tra le due città era misurata in 5.000 stadi (circa 800 km attuali), dedusse per la circonferenza terrestre, cioè il meridiano, la misura di …

qual è la proporzione da impostare per il “calcolo di Eratostene”?

Nota: 7° 12’ equivale a 7,2°; poiché 12’ =12/60 di grado = 0,2, due decimi di grado.

Il risultato della misura, riportato nell’opera: ” Sulla misurazione della Terra” purtroppo andata perduta, è di 250.000 stadi. Per quanto non ci sia un parere univoco su quanto valesse esattamente lo stadio (185 m circa), unità di lunghezza dell’epoca, il valore ottenuto da Eratostene è sorprendentemente vicino al dato misurato attualmente (40.009 km).

Considerando:

250.000 (stadi) x 185 (m) = 46.250.000 m = 46.250 km

e la misura reale di 40.009,

qual è la percentuale di errore commesso da Eratostene?

Ora, il lavoro su geogebra.  Oltre alle due immagini precedenti troverete le indicazioni per la costruzione dell’ellisse con il “metodo del giardiniere”  (Q U I abbiamo incontrato le proprietà dell’ellisse) e,

nell’ultimo foglio di lavoro le indicazioni per la costruzione della sezione piana dell’ellissoide (geoide) terrestre (l’immagine schema raggi solari su Syene – Alessandria)

Clic figura qui sotto

Eratostene2

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domenica 21 febbraio 2010

[Segnalazioni] Il teorema di Viviani

Direttamente da AI MARGINI

continuate la lettura con un clic sull’immagine.

Viviani……..

 Oggetto di questo post è il teorema di Viviani:

“Un qualsiasi punto P preso all’interno o su uno dei lati di un triangolo equilatero è tale che la somma delle sue distanze dai lati è uguale all’altezza del triangolo.”

Naturalmente da Maurizio trovate le immagini, due differenti dimostrazioni del Teorema e i link per le costruzioni con Cabri Geometre. E…

potevo io resistere alla realizzazione di un “geogebra”? (o due! :) Perciò, clic sulle due immagini!

Vivianigeogebra1

La generalizzazione del teorema ad un triangolo qualsiasi. Agire sul punto D e sui vertici del triangolo per modificarne la forma.

Vivianigeogebra2

Grazie Maurizio!

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sabato 20 febbraio 2010

Per la prova Invalsi

Ragazzi di III,

per gli assenti stamane soprattutto e promemoria per i presenti, insomma per ritrovare il link delle nostre simulazioni. Clic sull’immagine e scegliete voi, Allenamenti o Verifiche.

Zanichelli

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martedì 16 febbraio 2010

Cerchi, “seme della vita” e …

Ragazzi, (1ª)

osservate la figura

cerchi_per_punti_01 Come si legge nell’immagine, si tratta di un insieme di cerchi aventi uguale raggio e passanti tutti per uno stesso punto, il punto A.

Ancora un bel fiore no? In Egitto, ad Abydos, nel tempio di Osiride, è stato trovato un disegno di geometria sacra, un disegno come questo, una circonferenza centrale a cui fanno da contorno sei circonferenze simmetriche. E’ conosciuto con il nome di Seme della vita.

E ora noi divertiamoci con una interessante attività sui

cerchi passanti per uno o più punti.

Cerchi per un punto.

Nell’applet su cui andrete a lavorare trovate, su un primo foglio di lavoro, la costruzione della figura “sacra” e le osservazioni su di essa. Naturalmente potrete aggiungere voi altri cerchi, tutti uguali, passanti per il punto A, magari cambiando la misura del raggio.

In un secondo foglio vedrete un altro insieme di cerchi, di diverso raggio, ancora passanti per uno stesso punto, come in figura:

cerchi_per_punti_02 anche qui potete disegnarne degli altri… e poi trarrete le conclusioni!

Cerchi per due punti

Continuate l’attività costruendo dei cerchi passanti stavolta per due punti distinti. Così:

cerchi_per_punti_03 Ho costruito solo un cerchio, voi aggiungetene degli altri. Lo leggerete anche sul foglio di lavoro: la retta tracciata costituisce un aiuto!

Cerchi per tre punti

Osservate la figura sotto. Sul foglio trovate le indicazioni per continuare la costruzione. Se precedentemente avrete saputo costruire i cerchi per due punti, sono certa che troverete la strada per costruire cerchi per tre punti!

Infine, in un ultimo foglio di lavoro avete …carta bianca! (e gli strumenti disponibili). Non ditemi che non vi incuriosisce la possibilità di costruire cerchi passanti per 4 punti! Sono certa che già avete in mente qualche esempio…

Clic sulla figura e,

cerchi_per_punti_04

buone costruzioni!

Link per Letizia, assente alla lezione e non riesce ad aprire l’applet.Clicca Q U I , Leti. Ciao!:-)

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domenica 14 febbraio 2010

Valentino matematico

Ma sì …

noi che non siamo troppo per le ricorrenze, dedichiamo all’amore cuori e baci … matematici!

Beninteso, lo diciamo subito, come ricorda L. Cresci in Le Curve Matematiche tra curiosità e divertimento 

“lo naturale è sempre sanza errore”

Dante Purg. XVII, 94

 :-)

Dunque, “Curve d’amore”!

Per cominciare, non possiamo non ri-dedicarvi le nostre cardioidi:

La Cardioide

Regali … di cuore!

Poi ancora cuori. Un Doppio cuore:

una curva matematica che Cramer definì, nel 1750, “la figura di due cuori che si penetrano l’un l’altro con la punta”.

La curva era già stata studiata in precedenza da Gregorio di San Vincenzo (matematico fiammingo) nel 1647.

Ecco la realizzazione con GeoGebra. Clic per aprire le applet. Con un po’ di fantasia, potrete vederli “battere” ! :-)

Doppio cuore

 Altro cuore

Cuore

E un Kiss!

Bacio La curva “bacio”, chiamata anche bouche, deve il suo spiritoso ed evocativo nome al giovane matematico parigino Robert Ferreol.

Sulle applet, le equazioni.

Possono mancare i fiori?

Fiore

Fiore2  Conchoide de rosace

Parenti di QUESTE.

E, toglie poesia sapere che queste meraviglie sono create da una roba del genere:

Curva[(1 + 3.3 cos(9 / 4 α)) cos(α),(1 + 3.3 cos(9 / 4 α)) sin(α), α, -2 * 5 π / (9 / 4), 2 * 5 π / (9 / 4)]                           

?

Clic sulla seconda immagine per …crearne a piacere!

Buon San Valentino a tutti! :-)

Link

Courbes 2D

Daniel Mentrard

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Carnevale della Matematica_22

Dai Rudi Matematici il

Carnevale della Matematica N° 22

Da non perdere, bellissimo post e interessanti contributi.

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sabato 13 febbraio 2010

La trisettrice di Ippia con GeoGebra

Curva

documentata nella storia della matematica come prima curva, dopo il cerchio e la retta. A scoprirla fu un sofista, il filosofo Ippia di Elide, vissuto ad Atene nel V secolo a.C.

Trisettrice  (o quadratrice) di Ippia:

tramite questa curva, infatti, si può dividere un angolo in tre parti uguali e quadrare un cerchio.

Non si sa se Ippia abbia in realtà scoperto la proprietà quadratrice della curva. Tale proprietà venne dimostrata da Dinostrato (350 a.C. circa), fratello del Menecmo della duplicazione del cubo.

La trisettrice, non costruibile con riga e compasso, si ottiene facendo traslare uniformemente un segmento AB (vedi figura), fino a farlo coincidere con il segmento CD, e nello stesso tempo facendo ruotare, di moto uniforme, il segmento AC di uguale lunghezza, fino a farlo coincidere con CD.

Il luogo dei punti di intersezione dei due segmenti durante il loro movimento è la trisettrice di Ippia.

Sull’applet GeoGebra la costruzione della curva e come trisecare un angolo. Clic sull’immagine.

Trisettrice di Ippia

L’equazione della trisettrice è:

$ρ\,=\, \frac{ 2a\, α }{π\, sin(α) }$

a: lunghezza segmento; α: angolo di rotazione

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giovedì 11 febbraio 2010

Un problema numerico. Da …

Direttamente da

PI GRECO QUADRO del prof Daniele Gouthier,

ragazzi (e lettori!), provate a scoprire la relazione x & y.

Per i ragazzi  della prima: non fatte caso a “x e y” (anche se lo sapete già che con le lettere possiamo generalizzare ). Provate invece a ragionare sugli esempi: quale regolarità porta a ottenere quei risultati?

Clic! 

http://www.danielegouthier.it/pigrecoquadro/problema-numerico.html

Problema numerico | Pi greco quadro via kwout

Ringraziamo prof Daniele.

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mercoledì 10 febbraio 2010

Test geogebra on line

3ª, come promesso

ecco un test simil prova-Invalsi. Potete eseguire on line o/e anche trascrivere sul quaderno per ripensarci eventualmente ... Avrete un riscontro a conclusione degli esercizi (sono solo 4!).

Nell’immagine, un esempio. Clic

TEST_GEO... Buon lavoro!

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martedì 9 febbraio 2010

Un’applicazione del Teorema di Talete ai triangoli

In Talete e l’ombra della piramide

abbiamo visto che la soluzione del problema del calcolo dell’altezza della piramide non è altro che un’applicazione del Teorema di Talete.

Così come lo è, ricordo ancora, il problema della divisione di un segmento in 2, 3, 4, … n parti uguali.

Qui vediamo ancora un’applicazione del Teorema attribuito a Talete di Mileto, ai triangoli. Si può verificare che:

in un triangolo la retta parallela a uno dei lati, passante per il punto medio di un altro lato, incontra il terzo lato nel suo punto medio, e il segmento staccato sulla retta è metà del lato a esso parallelo. 

Ragazzi, capito niente vero? Giusto! :-)

Meglio andare a verificare, passo a passo, con GeoGebra! Clic sull’immagine  e … provare a riprodurre il lavoro. (vedrete: più guidati di così …)

Talete_triangoli

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domenica 7 febbraio 2010

Numeri riproduttori di Fibonacci

Di Fibonacci e della sua famosa successione,

su questo blog ci siamo occupati a più riprese.

Fra i record del mondo dei numeri, non mancano quelli collegati ai numeri di Fibonacci.

In questo post, i curiosi Numeri riproduttori di Fibonacci 

“Nel 1989, il dottor Googol scoprì che i numeri 129.572.008 e 251.133.297 sono nuovi "numeri riproduttori di Fibonacci" nell'intervallo definito tra 100 e 1.000 milioni. A quel tempo, erano i numeri riproduttori di Fibonacci più grandi scoperti, anche se oggi molte persone hanno raccolto la sfida e scoperto numeri di questo tipo molto più grandi.”

Da LA MAGIA DEI NUMERI – Clifford Pickover – Sfide Matematiche

Un numero riproduttore di Fibonacci, o repfigit (da replicating Fibonacci digit), ha la notevole proprietà di ripetersi in una sequenza generata partendo con le n cifre di un numero e poi continuando la sequenza con un numero che è la somma dei precedenti n termini. Un esempio dovrebbe chiarirci  meglio.

47 è un repfigit poiché la sequenza: 4, 7, 11, 18, 29, 47, contiene il 47.

Analogamente, 1.537 è un repfigit poiché la sequenza: 1, 5, 3, 7, 16, 31, 57, 111, 215, 414, 797, 1537, contiene 1537.

Nel 1987, Michael Keith ha introdotto il concetto dei numeri riproduttori di Fibonacci. Allora la cifra di questo tipo più alta conosciuta era un numero di 7 cifre, 7.913.837. Nel novembre 1989, furono scoperti 3 numeri riproduttori ancora più grandi e il
numero più grande al mondo era 44.121.607.

La questione se il numero dei riproduttori è infinito oppure no, è ancora irrisolta. Sarebbe interessante trovare  che non esiste un numero riproduttore per numeri maggiori di cifre, oppure scoprire strutture ricercando i numeri più grandi.”

Nella tab. seguente i numeri riproduttori di Fibonacci fino a 5 cifre

n° di cifre

2 14 19 28 47 61 75
3 197 742
4 1104 1537 2208 2508 3684 4788 7385 7647 7909
5 31331 34285 34348 55604 62662 86935 93993

A questa pagina una tabella con numeri riproduttori o di Keith fino a ben 34 cifre!

Per i matematici la sequenza repfigit (Keith) può essere descritta così:

Considerato un numero intero positivo N con n° di cifre $d_1, d_2, ..., d_n$.

Si consideri la sequenza definita da $a_k =  d_k$ (k = 1, 2, …, n) e $a_k =  \sum_{n }^{i=1 } \,\, a_{k-i}\,\,(k>n)$. Se $a_k = N $ per ogni k, N è un numero riproduttore di Fibonacci o numero di Keith.

si veda anche QUI.

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La moltiplicazione e i numeri minori di 1

Letizia

spiega “una particolarità” della moltiplicazione. Si è trattato di rafforzare (o acquisire) la consapevolezza nel calcolo.

Esercitandoci con l’elevamento a potenza, per caso ci siamo trovati: 0,1². La prof ci ha chiesto se prevedevamo un risultato maggiore o minore della base. Sapendo che l’elevamento a potenza è una moltiplicazione ripetuta… abbiamo detto: sì, maggiore della base.

Ma non era così! Ci siamo fermati ad approfondire la moltiplicazione scoprendo una sua particolarità.

Cosa ci aspettiamo di solito da una moltiplicazione? Beh, lo dice la parola stessa: che il prodotto sia maggiore dei due fattori o uguale ad uno dei due fattori.

Es: 5 * 1 = 5

oppure 5 * 2 = 10

La moltiplicazione è un’addizione ripetuta con addendi tutti uguali:

5 * 2 = 5 + 5

Cioè il primo fattore è preso 2 volte.

Invece 5 * 1 = 5 perché il fattore 5 è preso una volta!

Ma se scriviamo:

3 * o,5

Quante volte stiamo prendendo il 3?

Il 3 è preso meno di una volta! Precisamente 0,5 volte. Cioè metà volte 3.

Infatti 3 * 0,5 = 1,5,  la metà di 3

Allora non sempre il prodotto è maggiore dei fattori!

Quando moltiplichiamo un numero per un altro minore di 1 il numero diminuisce anziché crescere.

lineanumeri  La linea dei numeri evidenzia i numeri minori di 1 (1 escluso)

Quindi, attenzione! Non se moltiplichiamo per un numero decimale, ma per un numero minore di 1!  0,… (Facendo degli esempi qualcuno di noi confondeva: “perché moltiplichiamo per un numero decimale”. No, il numero deve essere decimale sì ma minore di uno!)

Abbiamo così capito meglio la moltiplicazione. Ora sappiamo che :

0,1² = 0,01  !

Altri esempi:

0,122  = 0,0144

0,32 = 0,09

0,053 = 0,000125

Se la base è minore di 1 … la potenza è ancora più piccola!

Inoltre, è facile il calcolo:

basta elevare a potenza il numero formato dalle cifre “diverse da zero” e poi ricordare la regola della moltiplicazione con i numeri decimali: il prodotto ha un numero di cifre decimali che è la somma del numero di cifre decimali presenti nei fattori.

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mercoledì 3 febbraio 2010

Come fece Eulero …

Maria Chiara, Bachisio, Letizia e Gabriele,

ci raccontano l’attività sul gioco topologico e le conclusioni a cui sono giunti dopo ampia discussione in classe!

“Come fece Eulero” – titola Letizia.

“E’ incominciato tutto così – dice Maria Chiara, :-) - : la professoressa ha pubblicato un articolo sul blog dove ci proponeva di disegnare delle figure senza mai staccare la matita dal foglio e senza mai passare due volte nello stesso punto. Come prima impressione sembrava un esercizio molto facile. Ma provando con i disegni ci siamo accorti che sotto c’era qualche imbroglio perché non tutte le figure si potevano fare. Pensando e scervellandoci la soluzione non veniva …”

… Bisognava capire il perché e qui viene il bello! E’ necessario trovare una regola che permette di capire subito quali di queste forme si possono disegnare e quali no altrimenti sarebbe troppo complicato.

L’insegnante ci ha dato un aiutino: provare a evidenziare i punti dove si incontrano le linee.

Questo ha richiesto un po’ più di concentrazione che ha portato alla formulazione di alcune ipotesi:

1) abbiamo contato il numero di punti (vertici - per usare il linguaggio di Eulero) di ogni forma ipotizzando che le forme possibili ne avessero un numero ben preciso;

2) abbiamo contato il numero di linee (spigoli) di ogni forma supponendo che ci fosse un numero di linee stabilito.

Queste due ipotesi non hanno trovato riscontro, così ci siamo dovuti impegnare … molto!!! La soluzione doveva essere qualche altra…

La prof ci sollecita: se abbiamo segnato i punti di incontro delle linee, qualcosa dovrà pure dire…

E a un certo punto Letizia: “si devono contare quante linee si incontrano?”

E sì, c’eravamo! Ma non era finita!

3) Abbiamo contato il numero di linee che si incontrano in ogni punto scoprendo che in ogni punto si incontrano un numero di linee pari oppure dispari. Poi,

abbiamo riportato in una tabella le osservazioni su ogni figura, indicando le figure con delle lettere e, ci ha consigliato la prof,

separando per ogni figura il numero di punti in cui si incontra un numero di linee dispari oppure un numero di linee pari:

fig_3jpg

Figure

a

b

c

d

e

f

Numero di punti dove si incontra un n° di linee pari

4

1

4

2

5

6

Numero di punti dove si incontra un n° di linee dispari

6

4

2

2

0

0

Figure possibili

no

no

si

si

si

si

 E ora.. tutti a osservare la tabella …

Gabriele propone: il numero dei vertici in cui si incontrano spigoli in numero pari deve essere maggiore del numero dei vertici in cui si incontrano spigoli in numero dispari.

Maggiore… non basta. La prof ci fa disegnare un’altra figura dove questa regola non è valida.

Dopo varie riflessioni Gabri arriva a concludere che:

*il numero di “vertici dispari” deve essere o 2 o non ce ne devono essere*.

Solo con questa regola è possibile disegnare una figura senza mai staccare la matita dal foglio e senza ripassare nelle stesse linee.

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Videotutorial Slider, condizioni visualizzazione e colori dinamici con GeoGebra

In GeoGebra è possibile mostrare o nascondere gli oggetti nella Vista Grafica oltre che mediante l’apposito strumento Mostra/Nascondi oggetto, legando la loro visualizzazione al verificarsi di determinate condizioni.

Ad esempio, può essere utile visualizzare un oggetto solo quando viene selezionata una casella di controllo, oppure solo quando uno slider assume un determinato valore.

E’ inoltre possibile modificare dinamicamente il colore degli oggetti ancora a seconda del valore assunto da uno (o più) slider, immettendo una funzione nei campi testo per le componenti di colore Rosso, Verde e Blu, della scheda Avanzate ...

Nel video, un esempio di procedura.

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lunedì 1 febbraio 2010

Videotutorial Date in Excel_01

Ragazzi

e lettori eventualmente interessati:),

da tanto mi ripromettevo uno o più post sulla gestione delle date in Excel. La praticità di ScreenToaster mi spinge a creare qualche video, rapidamente.

In questo vi mostro:

  • come si possono visualizzare le date, precisamente il Formato data. Vedremo anche come il formato si può personalizzare per visualizzare solo il giorno di una certa data o solo il mese o l’anno … e in diversi formati
  • la data come numero *seriale*, numeri in sequenza…

Ricordo però che in Excel esiste la funzione DATA().

La cui sintassi è costituita da tre argomenti: anno, mese e giorno e cioè:

DATA(anno;mese;giorno) [gli argomenti di una funzione sono sempre separati dal ; punto e virgola, nella versione in lingua italiana di Excel].

Normalmente per immettere in una cella una data non usiamo la funzione, ma digitiamo: giorno/mese/anno (es: 1/2/10)

La funzione ha invece svariate applicazioni, per la risoluzione di numerosi problemi!

Ora, il breve video. Da preferire la visualizzazione a schermo intero

Date in Excel: formato e numero seriale

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Palindromo

Da

http://artendmore.blogspot.com/


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